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Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Dakar 2022: tutta in Arabia Saudita. Si parte da Nord e si scende a Sud. Hail e Jeddah le due città.

Arabia Saudita. Ancora e solo Arabia Saudita. La novità più grande, forse anche l'unica davvero importante per tutti era quella del percorso, e la speranza ancora una volta è svanita nel nulla. Niente Giordania, niente Paesi confinanti, ma ancora e solo l'Arabia Saudita. Sabbia certo, dune certo, spazi sconfinati certo, ma non si esce dai confini.

Una sorta di gabbia dorata che dal 2 al 14 gennaio ospiterà la 44. edizione della Dakar, con partenza da Hail, in pieno nord, e arrivo a Jeddah.

"Si punta a sud", ha esordito David Castera nella sua presentazione di dieci minuti - 26 complessivi se si contano anche i video - "in una zona che era stata appena sfiorata nel 2020 e che invece adesso sarà scoperta più a fondo". Ma si punta a sud soprattutto perchè si parte dal nord del Paese, per fortuna non da Neom o Sakaka, ma da Hail e di sicuro ci si sposta verso il Golfo Persico, più a est, oltre che più a sud e il Mar Rosso stavolta si vedrà

solo al momento di recuperare i veicoli a Jeddah e alla fine della gara, visto che il traguardo sarà di nuovo, appunto, a Jeddah. E quindi il menù prevede sabbia, dune, sabbia, dune e dune e sabbia. Anche per la Classic che nonostante le iscrizioni si aprano il 17 maggio conta già 60 iscritti, come precisa nel corso della diretta, David Castera. Una tappa marathon alla vecchia maniera - annuncia il direttore generale della Dakar - due tappe ad anello, quattro tappe nella seconda parte della gara molto difficili e navigate e tre tappe al cento per cento di sabbia. Non male... sulla carta.

Le novità sono tantissime, troppe per riassumerle tutte in un solo articolo, ma vanno dal prologo, che si correrà il primo gennaio, alle nuove categorie (articolo a parte di sicuro), al road book elettronico per tutti - auto, SSV e camion - moto comprese, o meglio, la categoria Elite perchè gli altri lo utilizzeranno a partire dal 2023. Airbag ancora in fase di test, e una strana giornata di riposo con tanto di trasferimento dei mezzi sui camion e dei piloti via aerea fino a Riyadh.

Le iscrizioni si apriranno il 17 maggio e i mezzi si imbarcheranno da Marsiglia nella seconda settimana di dicembre per esser recuperati a Jeddah dal 26 al 28 dicembre 2021. Verifiche il 31 e nella mattinata del primo gennaio, prima del prologo appunto, e partenza il 2 gennaio mattina con l'ago della bussola puntato verso sud.

Arrivano le vetture a energia alternativa, il nuovo progetto Audi per cominciare e forse qualche camion - come accennato quest'anno proprio durante la Dakar - sempre in ottica della visione futuristica di ASO che nel 2030 prevede tutti i mezzi a basse emissioni.

Foto ASO - Credit: Charly Lopez


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