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Andalucia Rally: quanti sono, i risultati del prologo, curiosità e aneddoti

Con la prima super speciale, prologo, si è aperta ieri la seconda edizione dell'Andalucia Rally, organizzato da ODC. In totale si contano 197 veicoli complessivi - 71 moto e 12 quad (e fra questi i 21 dell'Enduro Cup), 74 vetture FIA (27 T1, 28 T3 e 19 T4), oltre a 40 veicoli della categoria Open (12 vetture e 28 SSV). Oltre a questi per quanto riguarda la Enduro Cup figurano in più


12 Ténéré 700 che competono in una categoria appositamente riservata concorrendo per un Challenge denominato Ténéré 700 proprio come avviene nel Campionato Italiano Motorally.

Apripista d'eccezione, visto l'interesse generale ormai sdoganato per le vetture elettriche, è stato il prototipo EcoPower 100% elettrico di Automotive che si propone di prendere il via alla Dakar, probabilmente nel 2023. Come già scritto ieri la vittoria nella prima speciale da 8 chilometri che si prefiggeva soprattutto di delineare l'ordine di partenza della gara è andata a Joaquim Rodrigues (Hero Motorsports) per le moto, Nasser Al-Attiyah (Nasser Racing su Toyota) nelle auto, Guillaume de Mévius (Red Bull Off Road Junior Team su OT3) nella T3 e al polacco, Aron Domzala (Monster Energy Can-Am) nella T4. A proposito, inizialmente era stato dato come vincitore nella Enduro Cup il pilota olandese Van Wikselaar su KTM ma in realtà il più veloce è stato un quad - partito per ultimo e quindi per questo non ancora classificato al momento dei primi risultati, il ben noto Dani Vila, su Yamaha Raptor, con ben 1'36" sulla prima moto.

Al via in questo Andalucia Rally ben 55 rookies - fra moto e quad - iscritti al Challenge Road to Dakar sottoposti in questi primi giorni a un vero e proprio tour de force fra seminari, test attitudinali, lezioni. Fra di loro figura anche James Hillier vincitore del TT Isola di Man, sedicesimo ieri nel prologo, nella classifica generale, a 1'02" dal vincitore.

Le classifiche della gara auto sono state pubblicate solo stamattina - accade spesso che anche nelle gare più blasonate ci voglia un certo periodo di rodaggio per far partire la macchina organizzativa - nonostante un ordine di partenza della tappa di oggi pubblicato ieri sera alle 20,30. A parte i primi risultati, e la scelta dei primi dieci piloti FIA in classifica riguardo la loro posizione di partenza, nelle posizioni leggermente più indietro si trovano anche Mattias Ekström e Laia Sanz che hanno terminato rispettivamente a 36 e 50 secondi

dal vincitore. Mattias Ekström - ventesimo nel prologo - partecipa al rally con il 2WD di X Raid, il Mini John Cooper Works Buggy : “Conosco Sven Quandt (team manager X-raid) da molto tempo e quando mi ha offerto la possibilità di pilotare un suo T1 ho subito detto sì approfittando dell'occasione. Siamo riusciti a fare un po' di test a bordo della vettura, circa 400 chilometri, per prenderci confidenza e soprattutto imparare a gestirla nelle curve rapide e sui sentieri stretti. Voglio solo portare a termine la gara e fare esperienza, questo è il mio unico obiettivo". E' cominciato invece in salita il prologo di Laia Sanz per un piccolo errore che fa capire a noi comuni mortali quanto le attuali vetture ufficiali somiglino a dei veri e propri aerei al loro interno. Laia, affiancata da Dani Oliveras, saliva per la prima volta - test a parte - su una Mini X Raid e inavvertitamente ha toccato il limitatore di potenza che non permetteva alla vettura di superare i 30 km/h. Così quando sono partiti per gli otto chilometri si sono subito accorti che qualcosa non andava e prima di farsi prendere dal panico e l'angoscia, Dani ha capito cosa poteva essere accaduto e ha sbloccato il sistema. In questo modo Laia Sanz ha chiuso in 30. posizione assoluta e oggi partirà un pochino indietro, cosa che costerà a entrambi un bel po' di polvere. La classifica dei T4, che di fatto non è mai uscita, a differenza di quella dei T3 pubblicata quasi in tempo reale ieri, ha visto primeggiare uno dei due equipaggi Monster Energy in gara, quello di Aron Domzala e Maciej Marton, su Can Am, undicesimo assoluto a 25" dal primo. Seconda posizione per i T4 per Khalifa Al Attiyah, fratello di Nasser, Can Am South Racing, a 34" mentre 23° assoluto, terzo nella categoria, si è piazzato l'altro Can Am Monster, quello dello statunitense Austin Jones.

FOTO: Credits - Andalucia Rally, Charly Lopez,DPPI

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