E' stato pubblicato nei giorni scorsi il calendario 2025 per il Campionato Rally, il meglio noto WRC che si aprirà come di consueto a Montecarlo a gennaio per concludersi, dopo 14 gare, in Arabia Saudita a novembre.
"Ma il nostro obiettivo- hanno spiegato i promotor del WRC, Simon Larkin, Jona Siebel e PeterThul, intervistati in Finlandia - è quello di arrivare a 15 o anche 16 gare complessive, un obiettivo che è sicuramente alla nostra portata". Un'idea ambiziosa? "Sicuramente sì, perchè gestire la logistica per una serie di eventi che si corrono in più Continenti non è semplice, e farlo in modo sostenibile è ancora più impegnativo. Ci battiamo però su questo aspetto della sostenibilità e vogliamo che tutte le Case presenti lo capiscano e si schierino al nostro fianco in questa battaglia".
Un WRC sostenibile è possibile?
Ed ecco che quando si parla di sostenibilità salta di nuovo fuori l'argomento vetture elettriche, o ibride ed è proprio a favore di quest'ultime che si schierano quasi tutti: "Quando si parla di sostenibilità non si pensa solo al carburante o ai sistemi ibridi ma anche alle location che toccheremo: stiamo pensando di andare negli Stati Uniti nel 2026 e forse anche in Asia - anche se il Giappone è già presente nel calendario 2025 - e dobbiamo fare attenzione. Non possiamo negare però che nel 2025 e nel 2026 già tre Case ufficiali schiereranno vetture ibride".
Ma arriveremo mai a un Campionato senza vetture a benzina? "Impossibile dirlo, ma è sicuramente un'opzione. Il Full electric ormai, non è più un'opzione appetibile e tutte le Case lo stanno abbandonando, ma riteniamo che nel 2027 avremo un carburante sostenibile e sicuramente anche l'opzione ibrida, come accaduto in Formula 1".
I promotor, come avviene in tutte le discipline, stanno lavorando a stretto contatto con FIA per tracciare entro quest'anno le linee guida del prossimo Campionato, e non solo: "Si lavora insieme per il prossimo regolamento con un gruppo di lavoro creato appositamente, non si potrebbe agire in modo diverso. I nostri obiettivi sono ambiziosi e ci piacerebbe coinvolgere nuovi Paesi in futuro, pensiamo all'Indonesia, alla Cina che per le auto piccole e per un ritorno sul mercato, sarebbe davvero un Paese interessante".
Progetti futuri: le donne nei rally
E fra i progetti futuri ci sono i giovani, la famosa categoria Junior, ma anche le donne ed ecco le ultime notizie a questo proposito. "Abbiamo messo in piedi un'equipe di selezionatori per trovare le ragazze che guideranno in futuro nei rally. Siamo rimasti quasi sorpresi da tutte le domande che abbiamo ricevuto. Cerchiamo pilote, non copilote, e non ci interessa un equipaggio tutto al femminile, anzi, al contrario. Se vogliamo formare le nuove leve bisogna mettere al loro fianco copiloti esperti, capaci, che possano insegnar loro i segreti di questa disciplina. Delle tante ragazze che hanno scritto almeno il 70 per cento arriva dal karting, e a seguire ci sono autocross e rallycross, qualcosa anche dai rally raid, ma in misura più contenuta". La selezione ha prescelto 15 giovani pilote che parteciperanno ora a un test run in Polonia: "organizzeremo un camp di tre giorni molto intenso e le 15 donne selezionate dovranno affrontare diverse prove, non solo test di guida, ma anche attitudinali".
WRC Promoter dunque, ha lanciato un'iniziativa volta ad aumentare la presenza delle donne ai rally, offrendo una piattaforma di lancio per far progredire le carriere delle promettenti piloti femminili in Europa. La prima fase del progetto pluriennale di WRC Promoter si svolgerà sotto il banner dell'iniziativa Beyond Rally del WRC e si rivolge alle donne dai 27 anni in giù: il programma a cui sono state invitate a partecipare prevede una stagione completamente supportata nel FIA Junior WRC nel 2025.
Le quindici selezionate si ritroveranno come detto, presso la sede centrale di M-Sport a Cracovia (Polonia) e durante i tre giorni di camp nello specifico affronteranno prove su terra e asfalto con una Ford Fiesta Rally3. Ci saranno anche dei test al simulatore, valutazioni sui loro appunti e riconoscimenti, una formazione in pubbliche relazioni e una valutazione delle loro conoscenze meccaniche.
Una giuria formata da campioni del WRC selezionerà tre partecipanti che proseguiranno la loro formazione: al termine sarà offerta loro l'opportunità di partecipare al Rally Europa Centrale nel quadro del Campionato Mondiale FIA dei Rallyes con una Ford Fiesta Rally3 preparata da M-RacingSport Polonia in ottobre.
L'amore della Finlandia per i Rally
Il Rally di Finlandia, l'ex Mille Laghi, denominato adesso SectoRallyFinland ha un posto tutto suo all'interno del WRC : "Vorremmo avere dieci gare organizzate come è organizzato
questo rally - ammettono i promoter - perchè in questo Paese il rally è di casa. Tutti lo amano e l'organizzazione è impeccabile: in Finlandia tutti sanno che cosa siano i rally, e per i rally questa è la vera casa. Puoi fermare chiunque per strada e ti parlerà di rally e di WRC senza commettere errori". E in effetti mentre si cammina in prova speciale, o in mezzo alla folla della cerimonia di partenza e presentazione degli equipaggi si percepisce questa passione, questo feeling fortissimo per una specialità che in questa terra non ha rivali. E i numeri che vengono snocciolati con tanta tranquillità sono tali da scioccare chiunque: 5000 persone di staff, volontari, 25 persone impiegate tutto l'anno e altre 25 part-time. Centomila spettatori nella sola regione del rally e 300000 in tutto il territorio e su una nazione che ha 5 milioni di abitanti non sono pochi. 500 giornalisti accreditati, 62 nazionalità rappresentate. E chi non può venire di persona guarda tutto il rally alla televisione: 20 milioni di spettatori e l'appassionato medio ha un'età compresa fra i 18 e i 45 anni e il 60 per cento sono uomini, il che significa che il 40 per cento, ed è una percentuale altissima, sono donne.
La Global visibility? Tenetevi forte: un miliardo e due di persone incollate alla tivù, da tutto il mondo.
Photo: Credits - WRC, McKlein e Taneli Niinimäki / AKK
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