Adrenalina allo stato puro. Questa è stata la sensazione quando questa mattina alle 8, ora italiana, ci si è ritrovati davanti allo schermo su YouTube per assistere alla prima manche di qualifica della Extreme E. Sole non troppo abbacinante ancora e Sebastien Loeb per primo sulla linea di partenza grazie a un sorteggio che ha selezionato la vettura della X44 come apripista. Un ruolo che non è piaciuto moltissimo all'alsaziano che non nascondeva la pressione e in una intervista subito prima del via ammetteva di non sapere bene cosa aspettarsi. Al nove volte campione del mondo il ruolo di apertura dunque, in quella che sarebbe stata per tutto il mondo la prima presa di contatto vera con i cronometri del Campionato 100 per cento elettrico e off road. Loeb è partito forte e ha guidato forte per tutto il giro, commettendo anche un piccolo errore con una leggerissima sbavatura a destra in un avvallamento che poteva costargli cara. Ha consegnato la vettura nelle mani della eccellente Cristina Gutierrez e a differenza di quasi tutti gli altri è rimasto ad aiutare la sua compagna di avventura mentre saliva a bordo e si allacciava le cinture in uno 'switch' che non può durare meno di 45" e che determina poi la ripartenza con il secondo pilota della vettura nel giro di qualifica. 4'45" circa il tempo di Loeb che ha dato anche alcune indicazioni a Cristina prima che questa chiudesse lo sportello e partisse. Un limite di velocità in entrata nella zona switch e in uscita determina un rallentamento per tutte le vetture e solo dopo qualche metro si può accelerare e fare la propria gara. La Gutierrez è stata bravissima - e gran parte della sessione deve averla disputata in apnea - e i due sono rimasti in testa con un tempo di 10'48"067 nella prima qualifica a lungo prima che Johann Kristoffersson e Molly Taylor con una magistrale manche strappassero lo scettro dalle mani dell'equipaggio della X44.
Ma andiamo per ordine. Dopo Loeb è sceso in pista Jenson Button e ha guidato lui nel primo tratto della sessione cedendo poi il volante a Mikaela Ahlin Kottulinsky : un tempo complessivo di 12'22"426. I primi colpi di scena sono arrivati con il terzo equipaggio al via, quello della Andretti United che ha visto partire per primo Timmy Hansen: velocissimo il pilota di rallycross ha chiuso il giro in 4'39" lasciando la vettura a Catie Munnings circa dieci secondi dopo calcolando il rallentamento. Timmy però ha lasciato alla pilota britannica anche un altro regalo, a sua totale insaputa, e cioè un pneumatico bucato, per la precisione il posteriore destro. La cosa non è stata chiara fino a che dal PC Course - un avvenieristico centro computerizzato allestito sotto un tendone - non se ne sono resi conto e lì Catie ha compiuto un vero e proprio capolavoro. Mentre la vettura sbandava da tutte le parti la pilota ha saputo controllarla senza mai perdere di potenza e neanche di velocità. Il rischio enorme che il pneumatico uscisse dal cerchio si è concretizzato a circa 500 metri dal traguardo che Catie ha tagliato ormai senza fiato dall'ansia ottenendo un eccezionale 11'31"603: "Sono sicuro che quando Catie è partita per il suo giro il pneumatico era già sgonfio ma sinceramente io non mi sono accorto di niente" ha confessato Hansen. Dopo di loro è stata la volta della Veloce Racing che ha mandato in pista per primo Stephane Sarrazin: e qui c'è stato il primo incredibile capotamento. Intorno al minuto 1'53" Sarrazin è arrivato troppo veloce in un leggero avvallamento e ha centrato con l'anteriore destra un cespuglio, di quelli tipici del deserto durissimi e traditori. La sua vettura si è impennata ed è partita in una serie di capotamenti da cui il pilota è uscito illeso ma la vettura conciata davvero male. Fuori gioco la Veloce Racing è toccato alla Acciona/Sainz XE scendere in campo e Carlos è stato il primo ad avviarsi sul tracciato. Velocissimo El Matador ha preso qualche rischio ma ha condotto una manche esemplare consegnando la vettura a Laia Sanz con un tempo di 4'44 prima di entrare nella zona del controllo velocità. Il campione del mondo è sceso velocissimo dalla vettura e se n'è andato senza neanche rivolgere una parola a Laia che doveva sentire non poco la pressione. Laia è salita a bordo ed è partita accelerando e progredendo la sua guida metro dopo metro. Brava, anzi bravissima calcolando che era la sua vera prima esperienza del genere e ha saputo guidare veloce ma pulita, senza sbavature. Ha riconsegnato la vettura sul traguardo della prima qualifica con il secondo miglior tempo del momento, un 11'16"231. Dopo di loro è sceso in pista Johan Kristoffersson con il team di Nico Rosberg e lo svedese si è dimostrato non solo veloce ma anche estremamente sicuro nella guida: ha portato la vettura allo switch in 4'39" - tempo prima del rallentamento della DZ - e anche lui è rimasto ad aiutare Molly Taylor riempiendola di consigli, suggerimenti e un fiume di parole. Che probabilmente sono servite perchè la pilota australiana ha disputato una manche eccezionale ! All'intermedio l'equipaggio grazie alla magistrale condotta di Molly, non completamente scevra di rischi, era già in testa ed è riuscito a chiudere la qualifica con un tempo di 10'43"565.
A quel punto la classifica vedeva il team Rosberg davanti al X44 di Hamilton e la Acciona di Carlos Sainz. Matthias Ekstrom è entrato in pista per primo per la ABT Cupra e ha guidato bene, forse non eccezionalmente veloce, ma bene e ha consegnato la vettura nelle mani di Claudia Hurtgen in un tempo di 4'53" che è partita forse, davvero, troppo forte. La tedesca ha guidato benissimo fino a che la vettura si è intraversata ed è finita in compressione con le sospensioni posteriori di traverso alla pista inciampando in uno dei solchi ormai profondamente scavati. E' bastato questo per farla letteralmente esplodere in aria finendo per capotarsi lateralmente e poi anteriormente per almeno tre volte con la vettura rimasta rovesciata con la pilota miracolosamente illesa all'interno.
E' stato questo il primo regime di bandiera rossa della mattinata e quando le ultime due vetture sono ripartite per la prima qualifica l'atmosfera non era delle più distese. Il team spagnolo Hispano Suiza è stato l'unico a far scendere in campo per prima la parte femminile dell'equipaggio e cioè Christine Giampaoli Zonca che ha guidato bene, non fortissimo, ma pulita consegnando la vettura a Oliver Bennett in poco più di cinque minuti e 20". Oliver è saltato a bordo ed è ripartito facendo del suo meglio ma non riuscendo a regalare al team più di un 13'09"038 penalizzato inoltre per un eccesso di velocità all'interno della switch zone. A chiudere la prima sfida il team di Chip Ganassi che ha visto partire per primo un prudentissimo Kyle Leduc che dopo la rottura di ieri nello shakedown ha preferito ridurre un poco l'andatura. Bella la sua gara ma quando l'americano è entrato nella switch zone qualche cosa non andava come doveva e ci ha messo un po' a scendere per cercare di consegnare a Sara Price una vettura in buone condizioni. Quando la Price è ripartita aveva già oltre sette minuti sulle spalle e per quanto sia stata brava a controllare la vettura in un tracciato ormai ampiamente rovinato e scavato non è riuscita ad andare oltre il 13'33'674.
Seconda prova di qualifica ora, intorno alle ore 13. E' possibile seguirla dal vivo su https://www.youtube.com/watch?v=3Z1eC2JaqiM
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