Alle 13 ora italiana gli equipaggi della Extreme E sono pronti a rientrare in pista - si fa per dire essendo una sezione di deserto quella su cui è stato tracciato il percorso del Desert XPrix - con una temperatura di circa 24 gradi e un vento che sembra essersi calmato rispetto a questa mattina. Sono pronti a riaffrontare questo giro da 8 chilometri e 800 metri da ripetere due volte, una per ogni membro dell'equipaggio. L'ordine di partenza è uguale a quello della Q1 di questa mattina ma si invertono i piloti: se stamattina il primo a sfidare il deserto di AlUla è stato Sebastien Loeb ora tocca alla sua compagna di abitacolo, Cristina Gutierrez : disputa un buon giro ed entra nella zona di rallentamento dello switch in 5'04" ed è veloce Loeb a salire a bordo. Cristina lo aiuta ad allacciarsi e spiega poi al pubblico, in diretta, che il percorso si è molto rovinato e scavato, e la situazione è completamente diversa rispetto al primo passaggio. Non bisogna dimenticare che i due erano partiti per primi nella Q1 e quindi di sicuro sono fra quelli che più noteranno il cambiamento di fondo."La Odyssey 21 - dice la pilota - di conseguenza è molto meno veloce e si fatica parecchio". Loeb parte veloce e porta a termine una manche pulita, senza grossi rischi: "Ci tenevo a non fare errori perchè nella prima qualifica di questa mattina avevo visto quanto fosse facile. Abbiamo guidato di conserva perchè volevamo mantenere la buona posizione conquistata stamattina. Sta andando bene, direi meglio di quello che ci aspettavamo e quindi cerchiamo di continuare così" ammette il nove volte campione di rally quando ferma la sua Odyssey 21 su un tempo di 11'.07"931.
Seconda a partire la JBXE di Jenson Button ma al volante c'è la sua compagna di avventura Mikaela Ahlin Kottulinsky che consegna la vettura in un tempo di poco più di cinque minuti a Button che fa del suo meglio senza prendere eccessivamente rischi visto che per lui si tratta davvero della sua prima esperienza su questo tipo di terreno e chiude con un 11'32"952.
Parte in terza posizione la vettura del team Andretti e per prima alla guida la bravissima Catie Munnings che trova in effetti un percorso molto peggiore rispetto alla mattina nonostante lei avesse guidato per almeno il cinquanta per cento della Q1 con un pneumatico sgonfio e poi totalmente distrutto. Consegna la vettura nelle mani di Timmy Hansen in 5'20" e lui parte, come Loeb, senza alcun riparo dal sole, nè occhiali nè visiera. Guida pulitissimo fino a un chilometro dalla fine del giro quando entra troppo veloce in una buca che si è scavata e la vettura sbanda vistosamente, ma lui controlla bene e alla fine chiude con soli due centesimi in meno rispetto a Button.
E' a questo punto che entra in pista Laia Sanz e la coppia realizza un capolavoro. Laia è precisa, pulita e guida bene portando la vettura allo switch in 5'14". Scende di corsa ma torna indietro e aiuta Carlos Sainz con le cinture e gli dice anche qualcosa poi si allontana e il Matador parte chiudendo un giro eccezionale. Va veloce, velocissimo, le gomme sono più spesso in aria che sulla sabbia e alla fine riesce ad agguantare la seconda posizione con un tempo di 11'20"864. "Ho deciso di prenderla un po' più tranquilla - dice Laia a fine manche - perchè abbiamo visto quello che è accaduto nella Q1 e i due incidenti. Meglio quindi adottare una condotta più Easy. Io sono qui soprattutto per imparare e ho capito già che la cosa che conta è portare in fondo la gara. Sto facendo del mio meglio - ripete - e soprattutto sto imparando".
Dopo la rossa Acciona arrivano sul tracciato Kristoffersson e Taylor e di nuovo staccano il miglior tempo ma non c'è neanche il tempo per festeggiare perchè immediatamente la direzione di corsa comunica una penalità, anche in questo caso per eccesso di velocità nella switch zone, come era già avvenuto in precedenza per l'equipaggio della JBXE.
Entra in gioco a questo punto Oliver Bennet, con la Hispano Suiza Xite Energy team ma anche lui decide di adottare una tattica prudente, non veloce, ma sicura e alla fine la cosa paga vista la classifica finale al termine delle due manche di qualifica. Bennet chiude il suo giro in 5'15" e lascia la vettura a Christine GZ, anche lei senza alcuna copertura dal sole fortissimo e dal riflesso della sabbia. Il team spagnolo ottiene un 12'01"694 e si prepara a lasciare il campo alla vettura di Ganassi quando a sorpresa viene annunciato che la Odyssey 21 americana non è in grado di partire. I meccanici girano intorno alla vettura e controllano soprattutto le sospensioni anteriori e tristemente annunciano che la vettura non potrà partire. Sono ben tre dunque, le vetture che non prendono il via nella Q2, le due incidentate del primo giro e quella di Kyle Leduc e Sara Price che era rimasta bloccata da un incidente ieri, al momento dello shakedown con una sospensione, e forse, a questo punto, non solo, mentre guidava Leduc. Già alla fine della prima qualificazione di stamattina la vettura aveva messo in luce qualche problema tecnico e forse un peggioramento della situazione ha tolto alla squadra il piacere di disputare la seconda qualifica.
Alla fine della Q2 e con tutte le penalità comminate per eccesso di velocità all'interno della switch zone i primi in classifica sono Sebastien Loeb e Christina Gutierrez con la X44 di Lewis Hamilton: "siamo contenti - ha ammesso Loeb a fine qualifica - anche se non sappiamo bene cosa aspettarci per domani. Abbiamo visto gli altri fare un sacco di errori e vogliamo correre in sicurezza, cercando di ridurre al minimo gli errori; ci siamo qualificati e questo va bene, siamo contenti. Se penso alla gara di domani mi rendo conto che sarà importantissimo partire bene perchè oggi abbiamo corso da soli e abbiamo visto quanta polvere alzano le nostre vetture, stare dietro vuol dire non vedere assolutamente nulla". La seconda guida della X44 è assolutamente d'accordo con il campione del mondo "era importante chiudere bene anche il secondo giro e sappiamo che domani sarà molto diverso. Sono molto contenta - confessa la Gutierrez - e anche estremamente eccitata perchè per me è tutto nuovo e mi piace moltissimo, non ho mai fatto una cosa del genere prima".
La classifica finale dunque, con la somma dei tempi delle 2 qualifiche, vede al primo posto la X44 con un tempo complessivo di 21'55"998 seguita da Carlos Sainz e Laia Sanz staccati di 41"097. Al terzo posto il team di Nico Rosberg formato da Kristoffersson e Taylor a 50"825. Quarta posizione per Timmy Hansen a 1'08"536 seguito da Oliver Bennett a 3'14"734 e Jenson Button a 4'54"880. Le ultime tre vetture sono tutte e tre senza un giro avendo disputato o solo la Q1 - Ganassi - oppure solo un primo giro dei due previsti nella Q1, ABT Cupra, o neanche un giro completo della Q1, Veloce Racing.
Domani mattina si comincia con la Semifinale 1 a cui avranno accesso i primi quattro equipaggi delle qualifiche di oggi mentre gli altri quattro daranno vita alla Crazy Race. Al termine di queste due gare i primi due della Semifinale 1 accederanno alla Finale insieme al primo della Crazy Race. Intanto gli equipaggi stanno già accumulando punti importanti per il Campionato che domani si sommeranno a quelli guadagnati nelle semifinali e nella finale. Ai migliori di oggi spettano tre punti, quindi a X44, contro i due della Acciona/Sainz XE e l'uno della XRX di Nico Rosberg.
La Veloce Racing quando gli altri si preparavano alla Q2 ha salutato attraverso twitter tutti i suoi fan e gli appassionati della Extreme E: "La vettura è sventrata - hanno scritto - e non sarà possibile rimetterla in sesto per la gara. Ci vediamo alla prossima gara, in Senegal".
RIEPILOGO DELLE PENALITA'
Nel corso della Q1 sono stati affibbiati 75 secondi di penalità alla vettura numero 42, quella cioè di Hispano Suiza, mentre nella Q2 hanno collezionato non poche penalità sia la 22 della JBXE di Jenson Button, che paga la bellezza di 150 secondi, due minuti e mezzo cioè, sia la numero 6 della Rosberg X Racing che viene punita con 60", abbastanza per retrocederla in terza posizione assoluta alla fine della giornata. Tutte le penalizzazioni sono dovute a eccesso di velocità nella zona del cambio pilota.
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