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Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Rispettare i regolamenti è così complicato? Dopo la Baja Ungheria 2021 FIA e FIM devono attivarsi

Sono moltissime le cose che non hanno funzionato come avrebbero dovuto in Ungheria, in occasione dell'edizione 2021 della Hungarian Baja, gara facente parte del Mondiale Cross Country FIA e della Coppa del Mondo FIM Bajas. Un evento che quest'anno, di mondiale, non aveva davvero nulla. Eh sì che dopo 17 edizioni, di cui 10 - esatto, ben 10 - valide per la Coppa del Mondo FIA ci si aspetterebbe che gli organizzatori abbiano imparato e invece no. In realtà la colpa non è solo di chi organizza ma anche di chi deve osservare e non sempre coglie sfumature importanti e preziose, e anche di chi, ai vertici mondiali, dovrebbe far rispettare alcune regole base che invece vengono puntualmente disattese.

Partiamo prima di tutto dalla location: dopo anni di Papa e Veszprem la gara si è spostata a Varpalota, sempre a pochi passi dal Lago Balaton, ma particolarmente scomoda per mille motivi. Prima di tutto il paddock era nel parcheggio di un centro commerciale, in asfalto per gli iscritti auto, in terra ed erba per tutti gli altri, moto comprese e pur essendoci una cartina con gli spazi assegnati nessuno ha controllato se i team si fossero effettivamente sistemati dove previsto. Il paddock, vicino alle verifiche tecniche, era in realtà a poco più di un chilometro dalle verifiche amministrative, dalla direzione gara, dal parco chiuso, dal briefing: tutte queste operazioni infatti, probabilmente per un accordo con il Comune ospitante, erano state allestite all'interno del Castello di Thury, in pieno centro della cittadina. Arrivarci però richiedeva una bella scarpinata a piedi, oppure un mezzo alternativo per muoversi, cosa che in molti durante le gare non hanno. Non parliamo poi della logistica che ha voluto parco chiuso e partenza in un piazzale, e in una strada chiusa al traffico per l'occasione, a ridosso di un grande cantiere di lavori di manutenzione e costruzione che hanno beatamente deturpato tutte le foto di cerimonie, partenze e parco chiuso.

Detto questo diamo uno sguardo agli orari di partenza. Come già accaduto in Spagna per le moto gli orari di partenza non vengono mai rispettati e i due minuti, oppure i tre, obbligatori da regolamento FIA e FIM sono puntualmente disattesi. In Spagna al Baja Aragon il prologo ha visto partire tutti i piloti a un minuto - pericolosissimo - e solo dopo segnalazione appropriata in direzione gara si è passati ai due minuti. Nell'art. 82.14.1 in realtà del regolamento Bajas questo non è segnalato, ma lo è invece nell'articolo 82.15.2 dove si sottolinea che la decisione viene lasciata agli organizzatori...errore madornale! Dalla seconda tappa invece è obbligatorio rispettare i due minuti, almeno per i primi dieci.

Quel che è più grave - e che in quest'ultima gara è stato disatteso - è che nella sezione 82.15 (il regolamento è scaricabile in formato pdf qui sotto) dedicata all'Ordine di partenza è chiaramente scritto che nelle Baja che comprendono sia auto sia moto: "è fortemente raccomandato di separare fisicamente la corsa moto da quella auto in questo modo, quando le moto sono nella SS1 le vetture potranno affrontare la SS2 e poi viceversa. Quando questo non sia possibile e la speciale sia solo una da percorrere insieme allora un intervallo di minimo 60 minuti dovrà essere rispettato fra l'ora ideale di partenza dell'ultima moto e quella della prima vettura".

E' scritto nel regolamento, non ce lo stiamo inventando, eppure in Ungheria le cose sono andate diversamente. La sottoscritta, e non mi vergogno di dirlo, pronta a pagarne come faccio da anni le conseguenze (ricatti, ritorsioni, rifiuto di accredito), si è accorta che domenica mattina al momento del via degli ultimi tre concorrenti moto, la prima vettura, in quel caso la Toyota di Al Rajhi era già alle loro spalle con il motore acceso. Allora sono andata di corsa a chiamare il delegato FIM, Daniele Cotto, che ha verificato gli orari di partenza scoprendo che il pilota saudita sarebbe partito 10 minuti dopo l'ultima moto. Nonostante lui si sia precipitato in direzione gara invocando l'art. 82.15.1 del regolamento FIM la partenza della prima vettura è stata rinviata sì, ma riposizionata a soli 30' dall'ultima moto.

Altri esempi? Le moto non hanno disputato una prova speciale il sabato, l'ultima da 55 chilometri, e neanche l'ultima da 83 chilometri la domenica, e sapete perchè? Perchè la gara si era trascinata - così come accaduto alla Baja Aragon - e i ritardi accumulati dalle auto che inspiegabilmente partivano prima delle moto hanno fatto sì che moto e quad partissero troppo tardi, con la conseguenza inevitabile di trovarsi con il sole al tramonto durante la prova speciale. Pura pazzia !!

Non è accettabile dalle Federazioni di riferimento che una gara si corra con una sola prova speciale: è troppo pericoloso ed è un discorso che abbiamo già fatto anche relativamente al campionato italiano tout terrain. Se una vettura si capota nella speciale, finendo di traverso, si perderà un tempo impossibile da stimare con precisione per recuperarla e liberare il percorso per permettere agli altri concorrenti di proseguire la speciale. Più se ne capotano - alla Baja Aragon ben cinque SSV sono finiti nel canale - e più tempo ci vorrà a recuperarli, il che significa, più ritardi in partenza, il tempo che passa, il sole che tramonta, ergo, speciali annullate per chi parte dietro...in Ungheria appunto, le moto.

Sembra incredibile ma nessuno fino ad oggi ha mai fatto nulla nonostante sia lampante e ovvio, oltre che logico, che così non si può più andare avanti. Le Federazioni devono prendere posizione e soprattutto devo imporre agli organizzatori di rispettare i regolamenti. Chi non vuole e non si attiene alle regole non farà più parte della Coppa del Mondo, semplice.

Ne volete un'altra? L'unica prova speciale dell'Ungheria, ripetuta quattro volte fra sabato e domenica, di 83 chilometri, è stata effettuato il primo giorno in un senso e il secondo giorno nell'altro. Se le fettucce di segnalazione in alcuni tratti sono rimaste dov'erano, giustamente, lo stesso non è avvenuto nelle frecce che da regolamento in una baja devono segnalare il percorso (in passato il road book non veniva neanche montato da diversi piloti, oggi se non lo avessi non arriveresti al traguardo!). Peggio ancora però, i cartelli di segnalazione pericolo, che disegnano tre punti esclamativi bianchi in campo rosso, e che vengono posizionati circa 4/5 metri prima del pericolo sono stati solo girati dalla parte opposta e in questo modo il pericolo era prima del cartello stesso !! Pericoloso al punto che più di qualche concorrente si è fatto male e altri hanno rotto i propri mezzi.

Ma non è tutto. A questo punto sganciamo la bomba...il Regolamento FIA, pubblicato nella sua ultima stesura il 27 luglio di quest'anno e denominato FIA Cross Country Rally Sporting Regulation (https://www.fia.com/regulation/category/100 ) a pagina 120 contiene una interessantissima specifica, così interessante da venir disattesa da almeno quattro anni da più di una gara di validità mondiale, nell'ordine sia la Baja Aragon, sia la Hungarian Baja. Riguarda l'ordine di partenza di una Baja, nel caso specifico la priorità delle moto sulle auto. Ve la propongo in foto ma potete leggerla tradotta qui di seguito: innanzitutto il punto 6.7 con il programma dell'evento che in Ungheria ha visto per esempio disputarsi prima il prologo e poi la cerimonia di partenza e poi il famigerato articolo 6.8.1 di quello che a seconda della lingua si chiama ANNEXE IX / APPENDIX IX che recita:

"When an event is twinned with a motorcycle event and motorcycles and FIA vehicles are using the same itinerary, the motorcycles must start before the FIA

vehicles; however, no car will start a leg less than 30 minutes after the start of the last motorcycle - Quando un evento è gemellato con un evento motociclistico e motocicli e veicoli FIA utilizzano lo stesso itinerario, le moto devono iniziare prima dei veicoli FIA; comunque, nessuna vettura inizierà una tappa meno di 30 minuti dopo la partenza dell'ultima moto".

Sinceramente, credo che non ci sia altro da aggiungere !






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