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Immagine del redattoreRedazione

AFRICA ECO RACE 2024: la presentazione italiana ne svela i tratti salienti

La piccola chiesetta sconsacrata di San Pietro in Monastero, a Verona, ho ospitato ieri, 17 maggio, in una cornice inusuale la presentazione italiana della prossima 15. edizione dell'AER. Molte le novità svelate dal suo organizzatore Jean Louis Schlesser presente con suo figlio Anthony, a

cominciare dalle date che dopo tre anni di transizione sono tornate alle origini. La gara si correrà dal 30 dicembre al 14 gennaio con il consueto percorso che partirà in notturna da Montecarlo, il 30 dicembre appunto, dopo le verifiche di Mentone, e si concluderà dopo aver attraversato Marocco, Mauritania e Senegal il 14 gennaio 2024 sulle rive del Lago Rosa.

Nave da Sete per Nador e poi via con le consuete tappe che sono già in fase di ricognizione e disegno da parte dell'equipe attraverso i tre diversi Paesi del nord ovest africano: tappa di riposo a Dakhla il 7 gennaio e poi via, verso la Mauritania, nella speranza di poter correre anche un paio di tappe in Senegal.

Le grandi novità riguardano soprattutto la gara e le categorie che si arricchiscono rispetto alle edizioni precedenti. Fra le moto, oltre alla consueta 450, e over 450 si conferma la multicilindrica che assisterà molto probabilmente a qualche interessante duello visto che Alessandro Botturi e il team Yamaha non saranno più i soli ufficiali presenti al via. Fa il suo ingresso in gara poi la Rookie Rider una categoria voluta da Franco Acerbis che a ottobre 2022 aveva seguito personalmente la gara: appassionato di Africa e amante delle gare a misura d'uomo come è appunto l'AER, Acerbis ha deciso di dar vita a questo nuovo trofeo a cui potranno iscriversi solo gli under 35.


Grandi novità anche fra le quattro ruote con l'avvento della AER Classica riservata alle vetture storiche. Una gara di regolarità che vedrà Yves Loubet, pilota corso ben noto al mondo dei rally raid e anche dei rally storici, nelle vesti di direttore sportivo. Sarà Yves a creare il regolamento che sarà semplificato, con solo un paio di medie da rispettare a seconda dell'età della vettura, ma non solo.

Anche l'età di chi guida sarà importante e di sicuro questa sfida delle auto che hanno fatto la storia dei rally raid sarà entusiasmante soprattutto perchè la destinazione finale sarà Dakar, la vera Dakar, in Senegal.

Ma Jean Louis Schlesser ha deciso di raccogliere anche un'altra richiesta che da tempo i piloti portavano avanti e cioè di poter correre con le storiche esattamente come facevano venti anni fa, una gara di velocità, dunque e non di regolarità: ovviamente le vetture dovranno rispondere a tutte le normative FIA attuali ed è per questo che l'organizzazione ha chiesto a chi intende partecipare in questa categoria, che potrebbe chiamarsi OPEN Proto, tutte le informazioni sul veicolo, passaporto FIA e libretto compreso, onde evitare poi sorprese o esclusioni al momento delle verifiche.

Torna il raid, che attira sempre più appassionati e neofiti e per quanto riguarda le due ruote sia Honda, con AfricaTwin, sia Yamaha con il Ténéré 700 porteranno in Africa due gruppi molto consistenti.

Ottime notizie poi sul fronte tariffe visto che i prezzi non sono aumentati e anzi, le assistenze hanno subito un interessante abbassamento del prezzo.

Si lavora tanto dunque, per la prossima Africa Eco Race e la prima tariffa, quella più bassa, per iscriversi scadrà il 15 giugno.

Nei prossimi giorni arriveranno altre notizie ufficiali, sia relativamente ai team partecipanti, sia ai canali televisivi che potranno seguire la gara trasmettendone le immagini : lo scorso anno, a ottobre 2022, 153 canali in tutto il mondo hanno trasmesso i momenti più esaltanti e toccanti della competizione.


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