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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Atmosfera...elettrica !! Lo shakedown della Extreme E comincia con non poche sorprese...

Non c'è stato neanche bisogno di aspettare le qualificazioni. Già due Odyssey si sono messe fuori gioco stamattina fin dalle prime battute dello shakedown. Tanto da far preoccupare non poco Alejandro Agag, CEO e fondatore della Extreme E, che nella conferenza stampa delle due di oggi pomeriggio ha letteralmente esclamato "Abbiamo nove vetture in gara spero di non farle fuori tutte oggi".

Un problema e una realtà che in effetti forse, più di qualcuno aveva sottovalutato. Al momento i meccanici stanno lavorando alacremente sulla vettura del team di Chip Ganassi praticamente distrutta mentre Kyle Leduc - a proposito vi ricordate del mitico Curt Leduc protagonista alla Dakar e all'Italian Baja alla fine degli anni Novanta, bè lui è suo figlio - si cimentava nel suo shakedown. Ma non è l'unico ad aver avuto un problema stamattina. Sara Price sua compagna di avventura ha ammesso durante la sua intervista che effettivamente la sua giornata non era cominciata nel migliore dei modi e anche Carlos Sainz non ha iniziato in maniera propriamente serena la sua sessione visto che è rimasto senza serzosterzo dopo soli sette chilometri.

La prima conferenza stampa delle 14 ha messo tutti i 18 piloti e anche qualche team manager oltre al patron Agag di fronte a questa nuova avventura e ognuno ha spiegato le sue motivazioni, oltre che aspettative.

Laia Sanz "Non posso dire di non essere contenta ed eccitata di fronte a questa nuova avventura, ma mentirei se dicessi che non sento anche un po' di pressione su di me. Si tratta della mia prima Series in una quattro ruote e per di più al fianco di Carlos Sainz..." voi come

vi sentireste? La campionessa catalana ha poi continuato "Non abbiamo avuto modo di fare molti test ma lo stesso vale anche per gli altri equipaggi. Io ho corso la Baja in Dubai con un SSV per fare pratica sulla sabbia e poi sono andata in Svezia per imparare a guidare sul ghiaccio. Non è molto, ma è già qualcosa anche se so che gli altri hanno tutti molta più esperienza di me al volante di una vettura da gara". Ma se Carlos l'ha chiamata qualche cosa deve aver visto in lei e infatti, tornando con la memoria al giorno in cui Carlos Sainz l'ha chiamata proponendole un sedile all'interno della Acciona/Sainz XE, Laia dice "Credo sia facile immaginare come mi sono sentita quando Carlos mi ha chiamata, ero al settimo cielo. Certo essere qui in Arabia in un posto e in un deserto che conosco già mi aiuta ma ho due ruote di troppo per sentirmi tranquilla. Sono curiosa di vivere questa avventura perchè credo che il futuro sia nelle propulsioni elettriche e correre qui con un mezzo di questo tipo mi fa piacere. Con gli altri piloti c'è una bella atmosfera: è divertente ritrovarsi tutti insieme e scambiarsi racconti e storie delle proprie carriere". Apparentemente serena seppure sicuramente un po' tesa, Laia ha poi lasciato spazio sul podio delle interviste agli altri e Carlos Sainz si è presentato insieme a Sebastien Loeb. La buona intesa che c'è tra i due è emersa quasi subito quando si sono presi in giro a vicenda: "Comincio a pensare che Sebastien mi segua - ha detto El Matador - prima nel WRC, poi alla Dakar, ora alla Extreme E..." e Loeb ha risposto sorridendo "Non è colpa mia se Carlos ha avuto le mie stesse idee".

Scherzi a parte Sainz è riuscito a calmarsi prima di arrivare in conferenza stampa e lo ha ammesso lui stesso, stupendo i presenti non poco "Le cose non sono andate bene stamattina al mio shakedown e non posso negare di essermela presa parecchio. Dopo sette chilometri ho provato a spingere un po' di più e ho avuto un problema alla direzione assistita. Spero che Laia riesca a fare il giro intero perchè è importante arrivare alle qualifiche con le idee chiare. Me la sono presa, è vero, ma sto cercando di essere positivo, normalmente sarei arrabbiato, nervoso, ma dopo un'oretta ho capito che in questo campionato tutto può accadere. Devo cambiare approccio perchè queste gare sono diverse e arrabbiarmi non serve a nulla. Laia sta facendo un ottimo lavoro e so che non è facile passare dalle due alle quattro ruote ma so anche che lei impara facilmente e si migliora, giorno dopo giorno. Ha una esperienza minima ma con la sua voglia di imparare, la buona volontà e il mio appoggio so che si migliorerà". Sainz non ha potuto finire il suo giro stamattina mentre Sebastien Loeb è riuscito a portare a termine tutto il percorso. "Mi piace la formula di questo campionato, mi piace l'idea di cambiare il pilota durante la gara e anche correre su terreni diversi. Credo che sia una cosa buona per il Motorsport, una novità interessante e sono contento di esserci, tra l'altro con il team di Lewis Hamilton. Sono fiero che abbia scelto me e fino ad adesso - ha risposto a chi gli poneva la domanda - abbiamo parlato di parecchie cose ma non tanto di strategia, forse con il tempo. Diciamo che stiamo cercando di capire come funziona il tutto". E a proposito di funzionamento relativamente al Gridplay il gioco che offre al pubblico la possibilità di assegnare al proprio pilota preferito la posizione di partenza nella finale di domenica ammette: "Mi hanno detto che sono in buona posizione in classifica - spiega l'alsaziano attualmente quarto dietro Cristina Gutierrez, Jenson Button e Carlos Sainz - ma se devo proprio dirla tutta non ho mica tanto capito come funziona questa cosa. So che mi permetterà se dovessi ottenere il miglior punteggio di scegliere la posizione in griglia di partenza nella finale, ma sinceramente non sono assolutamente in grado di dire quale potrebbe essere la migliore posizione. Penso sia meglio intanto concentrarsi sulle qualifiche di domani e sulla semifinale, poi per il resto si vedrà". Loeb dopo cinque chilometri nel suo shakedown ha trovato una buca e ha capito che non era il caso di prendere rischi "stavo andando forte ma quella buca mi ha fatto capire che dovevo calmarmi, che non era il caso di distruggere la vettura. Il fatto è che non eravamo mai andati così veloci, neanche nei test che avevamo fatto nei mesi scorsi e la vettura ovviamente quando si aumenta la velocità si comporta in maniera diversa rispetto a quello che pensavamo".

A chi chiede a Sainz se questa sarà la sua ultima nuova sfida in carriera il campione risponde sottolineando "Non so se questa sarà l'ultima ma credo comunque che questa sia davvero una grande opportunità, considerato anche che sono il responsabile del team e non solo il pilota. Ho un approccio più rilassato ora e voglio comprendere bene il livello della vettura e comprendere come funziona il tutto. Ma mi piace anche l'idea del risvolto ambientale di questo campionato: mi interessa sapere cosa sta accadendo nel mondo a livello climatico e ambientale e sono persuaso che si debba fare qualche cosa e se questo qualcosa può esser fatto attraverso il motorsport ben venga, è bello contribuire a trasmettere questo messaggio".

Per guardare le immagini dello Shakedown : https://www.youtube.com/watch?v=VV9sj2l-0yw

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