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Immagine del redattoreRedazione

Carlos Sainz al Rally Raid Portugal, dal 2 al 7 aprile. El Matador ritorna, e sfida Al Attiyah e Loeb

Chi aveva pensato che Carlos Sainz, padre ovviamente, si sarebbe ritirato dopo la vittoria con l'Audi alla Dakar aveva, chiaramente, commesso un errore. In molti lo ritenevano appagato, altri pensavano che fosse ormai 'anziano', altri ancora credevano che non avesse più stimoli. E invece ancora una volta El Matador è capace di sorprenderci e lo fa annunciando la sua partecipazione alla prima edizione del Rally Raid BP in Portogallo. Terza prova del Campionato FIA World Rally Raid, dopo la Dakar e l'Abu Dhabi Desert Challenge, la gara vivrà fra pochi giorni la sua prima edizione (nasce dalle precedenti Baja TT ACP corsa in passato e sulla spagnola, Baja Extremadura).

Il nome ufficiale è BP Ultimate Rally Raid Portugal e prevede l'attraversamento delle zone di Alentejo, Ribatejo ed Extremadura e si svolgerà dal 2 al 7 aprile. Le verifiche amministrative


e tecniche si terranno il primo aprile e proseguiranno anche il due, con la cerimonia di partenza in serata. Il tre aprile partenza del prologo per le auto, alle 9,30 di mattina e poi subito due settori selettivi. Il totale dei chilometri parla di 1758 di cui circa 1000 di settori selettivi. Le cinque tappe prevedono dopo il prologo di 5 km, una prima speciale da 103, quindi a seguire una seconda da 220, una terza da 282, una quarta da 270 el'ultima da 133 per un totale appunto, cronometrato, di 1.008,87 km.

Oltre al Portogallo la competizione si prolungherà anche in Spagna, Extremadura appunto, e si concluderà a Grandola il 7 aprile, nella provincia di Setubal. Vi partecipano moto e auto naturalmente, data la sua validità mondiale e fra le quattro ruote spunta il nome di Carlos Sainz. Non più al volante dell'Audi - anzi è ancora in sospeso la questione multa della FIA per la mancata partecipazione di Audi al Campionato del Mondo - bensì al volante di una Mini, la nuova MINI JOHN COOPER WORKS RALLY PLUS con motore diesel da 280 cavalli per un 3 litri. Non il buggy dunque, a due ruote motrici, bensì l'integrale che abbiamo visto anche in Italia, a Pordenone lo scorso anno, nelle mani di Joao Ferreira. E a proposito del giovane pilota portoghese, sarà lui la seconda vettura al via per il team X Raid.

Originali gli equipaggi visto che per la prima volta al fianco di Carlos Sainz ci sarà Alex Haro, fidato navigatore di Nani Roma, mentre con Ferreira è confermato l'esperto Filipe Palmeiro.

E visto che ne stiamo parlando...vogliamo fare qualche altro nome?

Ovviamente sì. Oltre al vincitore della Dakar 2024 ci saranno anche Nasser Al Attiyah, con Dudd Boulanger con l'Hunter T1 di Prodrive ma soprattutto ci sarà Sebastien Loeb che guiderà...udite udite, un Taurus, il T3 prototipo leggero che Cristina Gutierrez ha portato alla vittoria di categoria alla Dakar in Arabia Saudita e che guiderà anche nella prova europea. 169 al momento gli iscritti e Carlos Sainz viene a difendere la sua vittoria della Dakar, che gli è valsa non pochi punti nel mondiale.

Che la sua presenza sia un escamotage per far fronte alla richiesta della FIA nei confronti dell'Audi? In fondo, non c'è la stessa macchina, ma almeno c'è uno il pilota...

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