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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Colpi di scena a go go nella 1. finale del lungo weekend sardo nella Extreme E vinta da Leduc-Price

Se qualcuno mercoledì avesse detto a Kyle Leduc o Sara Price che avrebbero vinto loro la prima finale, oggi, delle due in programma per questo lungo weekend in Sardegna probabilmente i due statunitensi avrebbero reagito con un pugno in faccia. E invece al termine di due semifinali, una crazy race e una finale da cardiopalmo è proprio il team di Chip Ganassi che porta a casa una vittoria che definire rocambolesca è riduttivo.

Prima di tutto le notizie su Carlos Sainz che sta bene, e dopo i controlli di routine all'ospedale di Cagliari sta ragionando sulla sua partecipazione ai prossimi due giorni di gara, sabato e domenica. Ci sta pensando seriamente non solo per il suo stato di salute, e per quello della sua Odyssey ridotta a una polpetta, ma anche perchè personalmente ritengo non sia possibile non punire ancora una volta l'irruenza di Johan Kristoffersson dopo quello che è accaduto oggi nella finale. Ancora una volta lo svedese ha centrato in pieno un avversario spedendolo non solo fuori pista ma facendolo volare via come una foglia nel vento e ha poi proseguito come se niente fosse, festeggiando sul podio da vincitore senza alcun rimorso o preoccupazione. Finalmente i 30 secondi di penalità hanno poi retrocesso in terza posizione nella finale il team RXR e in questo modo la vittoria è andata a Leduc-Price e il secondo posto alla Xite Energy che schierava per la prima volta al via insieme Tamara Molinaro e Timo Scheider.


Una penalità di 30 secondi, tutto qui, per un comportamento pericoloso, antisportivo e soprattutto reiterato.

Al paddock di Capo Teulada sono tutti d'accordo che così non si può andare avanti e si aspetta ora di capire se i commissari sportivi e la direzione gara prenderanno provvedimenti.

In attesa degli sviluppi analizziamo una giornata come sempre avvincente, iniziata nel pomeriggio, dalla prima semifinale delle 13,15 che vedeva contrapposti proprio il team RXR, Xite Energy e Genesys Andretti: già dalla partenza Timmy Hansen dava vita a una battaglia pazzesca con la Kottulinski ed entrambi percorrevano quasi tutto il primo giro prendendosi a sportellate e alternandosi al comando. Dopo il cambio di pilota Catie Munnings era costretta a cedere il passo per un semiasse rotto e finiva esclusa con Hansen dalla finale a cui accedevano appunto RXR e Xite. Nella seconda semifinale Kevin Hansen e Hedda Hosas - JBXE - coronavano un vero capolavoro al punto che lo svedese si commuoveva al traguardo pensando alla bravura della sua nuova compagna di team per questa gara, una giovanissima pilota norvegese che ha dimostrato la stoffa del vero campione. Vinceva la JBXE davanti ad Acciona che Sainz e Sanz portavano magistralmente al secondo posto mentre la X44 restava fuori dai giochi con grandissimo disappunto di David Richards presente ai paddock e di Sebastien Loeb che parlava addirittura di set up di mer... a fine sessione.

La Crazy Race era davvero incredibile e gli altri 4 contendenti non si risparmiavano sapendo bene che c'era un solo posto accessibile per la finale. Così partivano velocissimi tutti e ABT Cupra vinceva sul team americano di Chip Ganassi solo che una partenza anticipata di Jutta Kleinschmidt dopo lo switch costava a lei e a Nasser Al Attiyah inizialmente una penalità di 10 secondi...troppi visto che a fine gara il distacco fra la Cupra e gli statunitensi era di poco più di nove secondi. Più tardi però i secondi da 10 sono diventati 23 - 15"+7" - e a quel punto la Cupra è precipitata in terza posizione mentre Leduc e Price vincevano e accedevano alla finale lasciando alla Veloce la seconda piazza mentre la McLaren si leccava le ferite dopo uno spettacolare capotamento in partenza, per fortuna senza conseguenze

per Emma Gilmour.

Alla finale, alle 17,30 si arrivava quindi con Acciona, JBXE, RXR, Chip Ganassi e Xite Energy e tutto si decideva nella partenza: Carlos Sainz prendeva la traiettoria dritta e sopravanzava tutti mentre Kristoffersson avanzava di lato e piombava su El Matador alla velocità della luce. I commissari hanno stimato che lo svedese abbia perso il controllo della sua Odyssey e abbia urtato la Acciona involontariamente, ma conoscendo il modo di guidare del campione di rallycross nessuno crede a questa chiave di lettura. Kristoffersson spegne il cervello quando guida ed è incredibile che non si prendano provvedimenti.

La gara comunque è stata fermata e i piloti hanno aspettato di ripartire nella zona switch e quando si sono rimessi in moto la prima posizione è andata alla RXR seguita dal Chip Ganassi team e da Xite con JBXE in quarta posizione. Poi, dopo dei festeggiamenti sul podio che forse non era il caso di fare mentre Sainz veniva portato in ospedale sull'elicottero, la direzione gara ha dato 30 secondi di penalità al team di Nico Rosberg che scendeva in terza posizione lasciando il primo posto agli sfortunati Kyle Leduc e Sara Price che ieri nel corso delle qualifiche non erano riusciti neanche a completare un giro completo. Ripescati nella Crazy Race e ripescati nella Finale si potrebbe dire ma non sarebbe giusto perchè i due si difendono come leoni e sono davvero bravi, solo molto sfortunati. Ed ecco che ogni tanto, il destino ci mette lo zampino. Mai vittoria fu più meritata.

Foto: Credits Extreme E: Sam Bloxham, Andrew Ferraro, Sam Bagnall


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