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Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Dakar 2022- la terza tappa, la battaglia sul campo, gli italiani...

Tre Audi nei primi cinque della classifica assoluta di tappa, alla Dakar 2022. E' accaduto oggi in una tappa veloce e forse, come ha detto ieri sera David Castera al briefing, anche una delle più semplici. "Abbiamo scelto di offrirvi una tappa rapida e non troppo difficile - ha detto il direttore generale della Dakar - perchè le prossime tappe, la 4, la 5 e la 6 saranno terribili". Una bella notizia unita a una cattiva notizia, ma così vanno le cose in questa 44. edizione della Dakar, la terza in Arabia Saudita. Le vittorie di speciale - premiate ogni sera sul palco del briefing con una medaglia FIA - sono passate di mano in mano in queste prime tre tappe cominciando dalla Toyota di Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel, arrivando alla BRX di Sebastien Loeb ieri e Fabien Lurquin e approdando quest'oggi nelle mani di Carlos Sainz che più di ogni altro nel nuovo team Audi desiderava regalare la prima vittoria alla Casa tedesca. El Matador è riuscito nell'intento chiudendo la speciale di 255 chilometri in 2h26'51" e imponendosi per soli 38" sul sudafricano Lategan su Toyota. Al terzo posto Stephane Peterhansel che ha buttato via tutte le velleità di vittoria assoluta della gara due giorni fa dopo aver staccato tutto il posteriore della sua Audi (intervista su https://fb.watch/ak3Que2M8O/ )ma si toglie almeno il gusto di salire sul podio di giornata con un ritardo di 1'41" dal campione del mondo rally. Quarta posizione per Nani Roma, BRX anche lui, e quinta per la terza Audi appunto, quella di Mattias Ekstrom con una serie di Toyota alle sue spalle, ben quattro, estremamente agguerrite.

Fra le moto la Dakar 2022 propone un'altra bellissima sfida e ogni giorno una marca diversa e un pilota diverso salgono sul podio, a conferma della splendida battaglia, ad armi pari, che si disputa sul terreno di gara. La prima tappa ha riconosciuto in Pablo Quintanilla (Honda) il più veloce - nei 19 chilometri della 1A - e in Daniel Sanders (Gas Gas) il giorno dopo il migliore nella 1B. Ieri è stata la volta di Joan Barreda su Honda e oggi è toccato alla Hero MotoSport mettere uno dei suoi due piloti, Joaquim Rodrigues sul gradino più alto del podio.

Stanno andando bene i nostri italiani: a parte il problema di Danilo Petrucci che ieri è rimasto fermo con la sua KTM per un piccolissimo fusibile che non è riuscito a individuare, ma che oggi ha ripreso la gara chiudendo la terza tappa in 22. posizione, sta andando benissimo Paolo Lucci, oggi 31°, e ieri 30°. Più sfortunato Leonardo Tonelli che è rimasto a piedi con la sua Husqvarna dell'Africa Dream team e non è riuscito a ripararla: è rientrato al bivacco con un mezzo dell'organizzazione ma la sua moto è rimasta al chilometro 207 della neutralizzazione della tappa 1B ed è stata riportata al campo solo oggi, cioè due giorni dopo. Capita se non ti chiami Petrucci, non fai parte di un team ufficiale e il tuo mezzo non viene recuperato dall'elicottero.

Se Lucci è il migliore degli italiani nella tappa odierna alle sue spalle troviamo 61° Giovanni Gritti su Honda, seguito dieci posizioni dopo da Cesare Zacchetti e dall'inossidabile Franco Picco, è proprio il caso di dirlo, che a 66 anni porta al debutto la nuova Fantic 450 e chiude 87°.

I camion, finalmente quest'anno più numerosi rispetto al passato, danno spettacolo in pista e i fortissimi Kamaz dopo aver chinato la testa davanti a Martin Macik che per due giorni ha vinto la tappa con il suo Big Shock si sono risollvati oggi. Nella terza tappa il pilota ceco ha chiuso solo ottavo lasciando il posto allo squadrone russo con Dimitry Sotnikov davanti a tutti.

Gli italiani nelle auto si difendono davanti a una gara che in questi primi giorni è stata particolarmente dura: Silvio e Tito Totani su Nissan con il team Motortecnica, 66i oggi al traguardo dopo un paio di giorni non facilissimi, e Andrea Schiumarini e Stefano Sinibaldi su Pajero che hanno vissuto un secondo giorno davvero da disperazione ma si stanno risollevando tanto è vero che oggi sono riusciti a chiudere 67esimi.

Fra i camion figurano anche Ricky Rickler su Man e Claudio Bellina su Iveco Powerstar. E poi ci sono gli SSV - anch'essi ricchi di nomi italiani al via - ma questi, come sempre, essendo così numerosi e combattivi meritano un pezzo a parte.

(Foto- Press Dakar 2022)

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