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Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Feeling da favola per Maurizio Gerini e Jacopo Cerutti sulla Mini X Raid e il Can Am SRME

L’Hail Rally rappresenta per molti team un banco di prova – finale – in vista della Dakar. Per diverse ragioni, ormai quasi tutte ovvie. La vicinanza con la gara di gennaio, e quindi la possibilità di testare nuovi settaggi, migliorie essenziali nelle strutture dei veicoli, ma anche il terreno su cui si corre la gara che inevitabilmente verrà in qualche modo incrociato poi il 2 e il 3 gennaio dalle prime speciali vere della 44. edizione della Dakar.

Ma Hail è servita quest’anno anche per rodare qualche equipaggio, per testare il feeling all’interno dell’abitacolo e per trovare e stabilire un ritmo che poi si rivelerà essenziale per più di qualche equipaggio. Due in particolare ci toccano da vicino perché coinvolgono due italiani, e non due piloti qualunque, bensì due motociclisti che hanno deciso di abbandonare le due ruote nella Dakar e di passare alle quattro, seduti non al volante, ma sul sedile di destra.

Sono Maurizio Gerini, copilota sulla Mini All 4 Racing X Raid di Laia Sanz e Jacopo Cerutti copilota di Mashael Alobaidan sul Can Am T3 della South Racing Middle East. E per tutti e due questa prima esperienza in gara è stata magnifica, importante e ricca di soddisfazioni. Gerry insieme alla campionessa catalana ha chiuso all’ottavo posto assoluto riuscendo a conquistare nel corso delle quattro giornate di gara anche una quinta e una sesta posizione nello svolgimento di alcune tappe; Jacopo è salito sul secondo gradino del podio nella classe T3 grazie a una intesa inizialmente non facile ma via via sempre più preziosa.

Laia Sanz e Maurizio Gerini sono stati bravissimi e le interviste sulla pagina Worldrallyraid di Facebook - https://fb.watch/9VS2WloRvh/ - la dicono lunga sull’intesa e l’armonia che si è creata fra i due. Le decisioni vengono prese in comune ed essendo tutti e due motociclisti riescono a capirsi bene anche quando le note non sono facili da spiegare. Eh sì, perché la difficoltà principale per un motociclista, come spesso ripetuto in questi giorni, sta proprio qui: non si tratta più infatti, solo di interpretare la nota, ma anche di spiegarla e di farla capire alla persona che ti sta accanto e tutto ciò accade all’interno di un abitacolo ristretto, così come stretto è il tempo a disposizione, che non lascia molto spazio alla vista e che limita anche i movimenti del corpo. Alzarsi in piedi, sulle pedane, e girarsi intorno guardando a destra e sinistra, ora non è più possibile e le dune vanno interpretate in modo diverso, così come tutti gli ostacoli e i pericoli limitrofi : i due di X Raid però hanno raggiunto un affiatamento tale da aver fatto esultare una campionessa come Jutta Kleinschmidt presente ad Hail in qualità di spettatore, che nelle prove speciali ha apprezzato le traiettorie e lo stile di guida della catalana.

Per Jacopo Cerutti il feeling è arrivato più lentamente perché i due non si conoscevano e hanno dovuto, in un certo modo, presentarsi uno all’altro durante la gara. Jacopo Cerutti ha dovuto guadagnarsi la fiducia di Mashael e lei ha dovuto far sì che lui si fidasse della sua guida. E giorno dopo giorno questo feeling si è cementato al punto che i due sono saliti sul podio, al secondo posto di T3 alla loro prima gara insieme.

Ottimo risultato, soprattutto alla luce invece, di affiancamenti che non sono andati come si sperava. Dania Akeel infatti, aveva scelto di correre con Antonia De Roissard al Rally Hail in vista della Dakar, sempre su Can Am con la SRME, ma la pilota saudita a fine gara ha informato la francese che non si era trovata bene con lei e preferiva sostituirla con un copilota che sappia fare anche il meccanico. Una scelta comprensibile che lascia però qualche dubbio visto che Dania ha cambiato copilota praticamente in ogni gara che ha affrontato quest’anno, e non sembra forse ancora pronta a misurarsi in una gara così ricca di incognite come la Dakar.

Staremo a vedere cosa succederà. Intanto l’ordine di partenza della gara è praticamente pronto e si conoscono anche alcuni dei nomi che mancavano per esempio al momento della pubblicazione ufficiale a novembre. Al fianco di Stefan Sebastian Eriksson su Can Am South Racing ci sarà Wouter Rosegaard mentre Gerard Farres correrà in coppia con Diego Ortega visto che ormai Armand Monleon è stato confermato al fianco di Lucio Alvarez in Toyota Overdrive.


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