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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Giorni pieni di novità fra titoli FIA, Dakar 2022, nuovi equipaggi ed energie alternative...

Quante cose sono successe nel mondo dei rally raid in questi ultimi giorni? Tantissime a cominciare dai due titoli di Coppa del Mondo FIA assegnati all'Abu Dhabi Desert Challenge pochi giorni fa. Due titoli bellissimi e soprattutto emozionanti perchè in entrambi i casi si trattava di una anteprima mondiale. Per solidarietà femminile iniziamo proprio dal titolo di Cristina Gutierrez conquistato nella T3 vinta dopo una gara non facile per lei negli Emirati Arabi, e soprattutto dopo una stagione tostissima e difficile che l'aveva vista ferma per quasi due mesi dopo il brutto incidente del Kazakhstan Rally che le aveva causato la frattura di un paio di vertebre. Una donna quindi, una bravissima pilota, al volante di un OT3 molto sofferente nel corso della stagione, ha conquistato per la prima volta nella storia un titolo iridato FIA nei rally raid ma non è da sola perchè anche nella T4 abbiamo avuto un'anteprima internazionale e cioè la vittoria di un pilota statunitense di un Mondiale. Lui è Austin Jones e ha corso questa stagione con un Can Am Maverick della South Racing.

Una stagione iniziata benissimo e poi messa in discussione nelle ultime gare da avversari

agguerriti come Eugenio Amos, i polacchi Goczal e l'olandese Kees Koolen. Ma Austin Jones, giovanissimo, ha dimostrato di reggere bene la pressione e ha vinto affiancato dal sempre affidabile Gustavo Guglielmin.

Nasser Al Attiyah ha vinto negli Emirati Arabi la 30. edizione della gara - con la Toyota Overdrive non ancora in versione 2022 - nata a Dubai e trasferita poi ad Abu Dhabi e ora tenterà l'ultimo attacco al titolo iridato nella gara di Hail in programma dal 7 all'11 dicembre, in Arabia Saudita.

Titoli e gare a parte si stanno tenendo anche molti test al momento attuale di cui si discute non poco, a cominciare da quelli dell'Audi che in Marocco si trova a sperimentare ancora la vettura di prova e non quelle invece in via di costruzione per la Dakar. Forti ritardi nello sviluppo, la maggior parte dei quali legati alla sicurezza e che fanno pensare seriamente che oltre a un corso di formazione per i piloti, i meccanici, e l'assistenza veloce in gara, Audi dovrebbe fare un piccolo stage a tutti i concorrenti della Dakar. E già, perchè nessuno si può avvicinare a questa vettura al 100 per cento elettrica, la RS Q e-tron senza sapere cosa fare. In caso di capotamento, o di stop improvviso un pilota che magari si trovasse a passare da quelle parti non potrebbe toccare la vettura, pena una scarica elettrica di voltaggio elevatissimo. Piccoli dettagli di cui bisognerebbe tenere seriamente conto visto che ci si avvia verso una nuova era, che vuole veicoli a energie alternative in gara.

Nei giorni scorsi abbiamo assistito all'anteprima mondiale del nuovo camion a idrogeno di Gaussin che farà il suo debutto alla Dakar 2022 e sempre in questi giorni la vettura GCK a bioetanolo sta girando, anche lei, a Erfoud - una delle zone più trafficate in questo ultimo periodo - in Marocco, per i primi test sulla sabbia.

Prodrive invece era andata a testare le sue Hunter a Dubai ma un problema tecnico molto serio, legato ai nuovi serbatoi imposti dalla FIA sulle vetture da gara, ha scatenato un incendio estremamente violento su una delle vetture, per la precisione quella che in quel momento stava guidando Sebastien Loeb insieme a Fabien Lurquin. Un meccanico è rimasto seriamente ferito e seppure uscito dal coma versa ancora in condizioni gravissime essendo il suo corpo purtroppo, totalmente ustionato. La vettura stava utilizzando un carburante nuovo, ecologico e vegetale, ma non è certo questo che ha innescato l'incendio.

Per parlare di Dakar invece possiamo anticipare che il 16 novembre è stata registrata l'emissione che verrà trasmessa il 28 novembre contenente la conferenza stampa di presentazione della prossima edizione. Molte le novità per questa gara che cambierà percorso rispetto a quanto annunciato e soprattutto non ha ancora pubblicato uno solo dei tre regolamenti che la riguardano: moto, auto e camion e calcolando che mancano esattamente sei giorni alla prima tranche di veicoli da imbarcare di certo a livello tecnico le cose non saranno facili da affrontare.

Due tranche di imbarchi, esatto. I primi veicoli, e fra questi tutti quelli partecipanti alla Dakar Classic infatti, raggiungeranno il Gate 5 di Marsiglia il 25 novembre per le operazioni di imbarco da effettuare fra il 25 e il 26, tutti gli altri invece lo faranno qualche giorno più tardi. Una seconda nave infatti, imbarcherà il 29 e il 30 tutti gli altri veicoli.

Infine una notizia di cui avevamo già parlato ma che finalmente adesso si presenta nella sua ufficialità e con tanto di foto. Laia Sanz correrà con una Mini All 4 racing alla Dakar 2022 affiancata da Maurizio Gerini. La pilota catalana farà il suo debutto nella categoria auto dopo aver già sperimentato questo tipo di vettura in Andalucia, a maggio, quest'anno, finendo ottava assoluta.

La sua Mini porterà i colori di Primax che è una compagnia leader nel mondo delle energie, con succursali in Peru, Colombia ed Ecuador. Primax e X-raid hanno già lavorato insieme e sempre con ottimi risultati: nel 2019 Stéphane Peterhansel conquistò il titolo FIA World Cup cross-country e nel 2020, Carlos Sainz vinse la Dakar, rispettivamente con due vetture del team tedesco supportate da Primax.

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