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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

I risultati dalla prima parte della giornata di apertura del Rally Greece Off Road

Sono 54 le vetture che si sono ritrovate in Grecia per l'ottava edizione del Rally Greece OffRoad, 41 per il rally e 13 per il raid. Una compagine che comprende equipaggi italiani - la maggioranza visto che la gara ha validità per il Campionato Italiano Tout Terrain 2021 - ma anche bulgari, ciprioti, greci, francesi, turchi e israeliani. Stamattina dopo l'intera giornata di ieri dedicata alle verifiche, gli equipaggi si sono presentati al paddock di Argos Orestiko, a pochi chilometri da Kastoria, per il prologo, partito puntualmente alle 9. Una speciale semplice e veloce di poco più di cinque chilometri ricavata all'interno di immensi campi di frumento che, però, ha cominciato a mietere più di qualche vittima dal francese David Permartin nei pasticci con il suo buggy, a Federico Buttò, su Can Am, ed Elvis Borsoi, anche lui su Can Am. Qualche capotamento, qualche errore di troppo, piccole panne meccaniche che hanno permesso comunque a tutti di ripartire per la prima vera prova speciale della gara, di 71 chilometri. Non prima però - per i primi dieci - di aver scelto la posizione di partenza (la diretta su https://fb.watch/5VVRwCUumj/ ) con Sergio Galletti (Toyota Hi Lux) e il bulgaro, Vladislav Velkov a contendersi la pole position finita nelle mani appunto dell'equipaggio su Can Am.

Gabriele Seno con la sua Panda è partito in quinta posizione mentre Alfio Bordonaro (Suzuki) dalla decima davanti al turco Mert Becce (Suzuki) che ha preceduto Riccardo Colombo (Mitsubishi), Andrea Schiumarini (Mitsubishi), Davide Catania (Yamaha), Simone Grossi (Land Rover) e Alessandro Trivini Bellini (Suzuki) per citare almeno i primi quindici posti.

Nel briefing di ieri sera, con tanto di presenza ufficiale del Ministro dello Sport della Grecia, l'organizzatore Kostas Theologis si era raccomandato a tutti i piloti di non partire troppo forte perchè la speciale di oggi, soprattutto nella prima parte, era forse una delle più brutte dell'intera gara. Un avvertimento che è servito sicuramente, ma non per tutti, visto che al termine della prima prova sono arrivate 33 vetture: le altre hanno avuto parecchi problemi, soprattutto meccanici a cominciare da Davide Catania, fermo con il suo Yamaha, e proseguendo con Castagnera (Nissan), Radicioni (Mitsubishi), Ricciari (Mitsubishi) e altri ancora.

Per loro neanche la soddisfazione di chiudere la prima prova di settantuno chilometri ma tutti domani, se riusciranno a sistemare la vettura, potranno ripartire per la seconda tappa con una penalità forfettaria.

Il più veloce nella prima ps è stato il bulgaro Velkov che con il suo Can Am, dinoccolato e maneggevole si è districato bene - ottima la sua scelta di partire per primo - su queste mulattiere davvero molto belle ma sicuramente un po' strettine per le vetture più larghe. Eccezionale il secondo tempo della Panda di Gabriele Seno - di nuovo una vettura piccolina - staccato dal bulgaro di 4'55" con Sergio Galletti e Giulia Maroni terzi a 5'11"8. Quarta posizione per Riccardo Colombo e

Massimiliano Catarsi su Mitsu a poco meno di un minuto da Galletti, mentre Federico Buttò ha recuperato le sfortune del prologo ottenendo un sesto posto su Can Am proprio davanti alla Suzuki di Bordonaro. Nono posto per Andrea Schiumarini e Maurizio Dominella a 10'07" dal primo ma c'è da dire che i due piloti Mitsubishi hanno percorso gli ultimi dieci chilometri di speciale con una gomma bucata.

I piloti sono ora all'interno della seconda ps della giornata, la stessa già percorsa in precedenza. La prima vettura dovrebbe rientrare al paddock intorno alle 17,46 ora greca, che saranno le 16,46 in Italia.


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