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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Kevin Benavides in testa all'assoluta con Peterhansel dopo la 2. tappa dell'ADDC 2022. Chaleco 1° T3

Più o meno i risultati di oggi si potevano facilmente immaginare alla luce dei risultati della speciale di ieri. Chi è partito dietro ha vinto la speciale: la cosa vale per Nasser Al Attiyah su Toyota, primo al traguardo dopo essere partito quinto stamattina e per Ross Branch, su Hero, che addirittura aveva preso il via dalla 18. posizione. Primi nelle rispettive categorie con un cambiamento in vetta alla classifica assoluta delle moto a favore di Kevin Benavides che oggi ha dimostrato ancora una volta di essere un grande campione. E' stato lui infatti, il primo ad arrivare su Michael Docherty il pilota sudafricano che era partito davanti a tutti stamattina dopo la vittoria della tappa ieri: una caduta violenta che ha richiesto uno stop di ben venti minuti per il pilota argentino della KTM che fortunatamente ha subito solo una dislocazione del ginocchio con uno stiramento dei legamenti. Minuti che ovviamente, come da regolamento gli sono stati restituiti portandolo a chiudere la speciale in terza posizione dietro il vincitore, Branch e suo fratello Luciano Benavides su Husqvarna per soli due secondi mentre Luciano ne contava 39" in totale sul pilota del Botswana.

Ora in classifica generale Benavides, Kevin, è primo con un vantaggio di 4'23" su Ricky Brabec il suo ex compagno di squadra in Honda, e 5'04" su Ignacio Cornejo, Honda anche lui. Non bisogna dimenticare che oggi la tappa per le moto rappresentava la prima parte di una marathon e bisogna vedere in che stato ripartiranno domani le moto per la seconda parte che prevede 255 chilometri totali senza trasferimento iniziale e con un secondo tratto da 35 chilometri fino al bivacco. Paolo Lucci (Husqvarna) è 16° al traguardo oggi e Franco Picco (Fantic) 27° con Iader Giraldi 34°. Nella classifica assoluta gli italiani occupano rispettivamente la 15., 26. e 34. posizione.

Fra le auto vittoria di Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel su Toyota più veloci di Sebastien Loeb e Fabien Lurquin, su BRX Prodrive Hunter, partiti quarti e avvantaggiati anche da una penalità di due minuti recuperata oggi dal pilota qatarino. Alle loro spalle Al Rajhi, sempre Toyota e Stephane Peterhansel che ha aperto la pista oggi per tutta la prima parte della gara. Mr Dakar ora detiene la leadership della classifica assoluta con un vantaggio di poco più di 7 minuti sul saudita Al Rajhi e 15'50" su Martin Prokov. Bellissima come sempre la battaglia fra i T3 con Chaleco Lopez e Paolo Ceci primi di giornata e primi ora di generale: ancora una battaglia gatto/topo ma stavolta con Guillaume De Mevius (OT3), solo che questa volta il cileno su Can Am South Racing non lo ha raggiunto dato che partiva tre minuti prima di loro. Per ascoltare le interviste di Paolo Ceci e Chaleco Lopez basta andare a rivedere la diretta di oggi ( https://fb.watch/bBVyXCq2em/ ) e vivere da vicino le loro sensazioni con la sabbia morbida, le dune e il sole caldo. Alle spalle di Chaleco due OT3 con Seth Quintero e Cristina Gutierrez con la spagnola seconda assoluta ora nella categoria. T4 fotocopia di ieri con Marek Goczal ancora primo ma stavolta davanti a un Austin Jones non ripiazzato in partenza stamattina per una svista da parte della direzione gara e partito addirittura dalla 29. piazza. L'americano ha chiuso secondo la T4 ma in assoluta il suo tempo lo avrebbe portato in undicesima posizione assoluta.

Domani si riparte per la terza tappa, come sempre uguale a quella degli anni passati anche se è vero che qui la morfologia del deserto cambia ogni giorno. Niente trasferimento domani mattina ma subito una speciale da 255 chilometri e un trasferimento finale di 35 fino al bivacco. La prima moto lascerà il bivacco alle 7,25 per la seconda parte della tappa marathon e la prima auto alle 9,40.

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