La sensazione che Nasser Al Attiyah voglia vincere questo Rallye du Maroc portando a casa tutte le prove speciali in effetti è reale. Anche oggi, nella terza tappa di questa terza edizione della gara capitanata da David Castera il pilota del Qatar, su Toyota, ha vinto la prova speciale di ben 340 chilometri ma questa volta il suo margine è stato estremamente contenuto visto che Kuba Przygonski ha chiuso alle sue spalle con soli 27" di ritardo con il suo buggy X Raid due ruote motrici. Dietro il polacco, il saudita Al Rajhi - sempre Toyota - a 2'42" mentre Erik Van Loon che sta sperimentando la nuova Toyota 2022 si porta a casa la quarta piazza a poco più di cinque minuti dal leader. Mathieu Serradori che ha perso tutte le sue chances di vittoria assoluta nella prima tappa, dopo la rottura del motore, ha ottenuto un ottimo quinto assoluto che lascia ben sperare nella preparazione e nella sperimentazione di questo suo buggy CR6.
Si è fatta estremamente interessante la battaglia all'interno dei T4 dato che i 14 Can Am schierati da South Racing si stanno giocando una sfida tutta interna: a sorpresa il più veloce nella prima tappa, per esempio, è stato il polacco Michal Gozcal che in effetti detiene la miglior posizione nella classifica assoluta anche se fino ad oggi non aveva disputato le altre prove del calendario FIA. Prima di arrivare in Marocco in effetti si pensava che la guerriglia per il titolo si sarebbe ristretta ad Austin Jones, attuale leader con 59 punti e mezzo, Kees Koolen, secondo a quota 32 ed Eugenio Amos, in terza posizione con 25 punti. Invece, l'arrivo di nomi nuovi ha riportato la bagarre ai massimi vertici con l'inserimento di piloti, nelle prime posizioni, che fino a ora non avevano corso una sola gara di mondiale. E' il caso di Gozcal appunto, visto alla Dakar ma non poi alle altre competizioni, ed è sicuramente anche il caso di Aron Domzala, nome ben noto ma che quest'anno ha fatto poco e nulla dopo la Dakar, o anche Rodrigo Luppi De Oliveira, sconosciuto ai più, ma molto famoso in Brasile, che galleggia nelle prime quindici posizioni assolute. Così i primi tre della classifica mondiale devono guardarsi le spalle, visto che qualcun altro è venuto a disturbare la loro corsa verso la conquista del titolo. Il migliore di oggi è stato il polacco Aron Domzala che ha chiuso primo dei T4 e 12° assoluto con un vantaggio di soli 10" su Eugenio Amos, 13°: terzo Austin Jones con un distacco di poco più di 3 minuti dal polacco.
Per quanto riguarda le moto ieri Matthias Walkner (KMT) l'aveva vista giusta dicendo che la sua prima posizione non sarebbe durata e infatti, come da copione, partito per primo oggi l'austriaco non è andato oltre la dodicesima posizione a fine tappa. A vincere è stato Ricky Brabec, in 3h.30'32" e alle sue spalle inizialmente si era piazzato Joan Barreda che stamattina era partito undicesimo ma nell'ultima parte della speciale Bang Bang Barreda si è perso di brutto e nel cercare di ritrovare la giusta direzione ha mancato ben 3 wpt il che in soldoni gli è costato stasera ben 45 minuti di penalità.
La chiave di questa speciale però, e lo aveva anticipato anche nei giorni scorsi David Castera, era trovare il punto giusto dove lasciare uno degli oued più difficili azzeccando la traccia da seguire ed è proprio lì che in tanti hanno fallito. E' stato bravo il pilota Hero Sebastian Buhler che ha interpretato bene la nota e si è presentato secondo al traguardo alle spalle dell'americano della Honda con un ritardo di 2'04. Bene le Yamaha oggi con Short terzo e Van Beveren quarto mentre per trovare la prima Ktm bisogna scendere fino alla decima posizione di Toby Price.
Jacopo Cerutti (Husqvarna) ha chiuso la speciale ventiduesimo in un tempo di 4h07'43" mentre la Rally 2 oggi assiste al successo di Paolo Lucci (Husqvarna) che ha fermato i cronometri sul 3h.58'05" sorprendendo tutti gli avversari e portandosi in seconda posizione assoluta a soli 14'05" dal primo, lo statunitense Maison Klein, oggi secondo. Leonardo Tonelli ha ottenuto il 15° tempo e Carlo Cabini il ventesimo. Bene Francesca Gasperi che guadagna un altro paio di posizioni e chiude 70. in 6h e 15 minuti.
Domani arriva la speciale più lunga dell'intero rally: la tappa misurerà 546,30 chilometri con un primo trasferimento di 118 chilometri e poi una speciale di 367 chilometri che lascerà il posto alla fine a un ultimo trasferimento di 60 km che riporterà la carovana al bivacco di Zagorà.
Foto - Credits: RallyduMaroc - Charly Lopez
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