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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Prime qualifiche in Sardegna per Extreme E: RXR fa il vuoto dietro di sè e X44 dechappa

Capo teulada - Alle 10,15 di questa mattina, con circa 35 gradi di temperatura sono cominciate le prime qualifiche della seconda prova 2022 di Extreme E. "Ci sono esattamente le stesse condizioni di un rally raid nel deserto" ha detto alla mattina Jutta Kleinschmidt riferendosi al clima, al terreno, che ricorda da vicino il Marocco, per esempio, e alla siccità che stringe in una morsa tutta la Sardegna, oltre che tutta Italia. La prima tornata di qualifica, come previsto dal nuovo regolamento prevede due giri, uno per pilota, per ogni vettura, in versione singola, da soli cioè in pista, mentre la seconda tornata si affronterà con più vetture insieme, per dare maggior spettacolo alla giornata più tranquilla delle due previste per ogni gara.

I primi a scendere in campo questa mattina sono stati Johann Kristoffersson e Mikaela Kottulinski con la Odyssey 21 di RXR, il team di Nico Rosberg e sempre loro avevano strappato uno dei tempi migliori ieri nelle prove libere del pomeriggio. Il totale del loro primo giro è stato un 9'13"966 con un incredibile parziale dello svedese di 3'37" di 15"4 più veloce della ABT Cupra di Nasser Al Attiyah e Jutta Kleinschmidt. Insieme a Veloce sono stati loro i primi tre a entrare in pista mentre il secondo gruppo di qualifica ha visto presentarsi, sempre in versione singola JBXE, McLaren e Acciona.

Lance Woolridge che era risalito in macchina ieri pomeriggio ancora debilitato da una forte gastrite non ha avuto fortuna questa mattina: partito per primo a bordo della Veloce ha preso un salto forse troppo forte - anche se sinceramente non dava l'impressione - e ha rotto la sospensione anteriore destra restando fermo sul percorso e togliendo la possibilità all'italiana Christine Giampaoli Zonca di effettuare il suo giro. Dopo di loro, e dopo la pausa di oltre 20 minuti, necessari anche per recuperare la Veloce rimasta sul tracciato, in pista è entrata la JBXE con Kevin Hansen al volante. Giro veloce e perfetto per lo svedese che lasciava poi il volante alla giovanissima Hosas (i due insieme non arrivano a 50 anni, 21 lei, 26 lui) che si difendeva chiudendo il tempo complessivo con un distacco di 30"460 dalla RXR e portando il team al terzo posto. Era a quel punto che entrava in gioco la McLaren con Emma Gilmour al volante e Tanner Foust al Command Centre ad attendere per lo scambio. La neozelandese entrava nella zona switch con un complessivo di 4 minuti e consegnava la vettura all'americano con quello che in quel momento era il secondo tempo assoluto. Foust partiva aggressivo e veloce ma proprio nell'ultima parte del percorso la sua velocità subiva una battuta d'arresto perchè la sospensione anteriore destra cedeva regalando un secondo DNF (do not finish) alla prima sessione di qualifiche. Bisogna dire comunque che questo percorso, essendo un anello, mette a dura prova le sospensioni a destra perchè la maggior parte delle curve sono verso sinistra e quindi la vettura va in appoggio sulla destra: sei curve a destra su un totale di dieci ma tantissime semicurve, tutte a destra.

Acciona affidava il primo giro della prima qualifica a Laia Sanz che giocava un bel jolly in un salto ma entrava nella zona switch con un tempo più basso rispetto alla Gilmour e lasciava a Carlos Sainz la responsabilità del resto del giro. El Matador non si faceva pregare e partiva all'attacco chiudendo con il secondo tempo assoluto, a 11"893 da RXR.

Alla testa del terzo gruppo in pista c'era la Genesis Andretti con Timmy Hansen ad aprire le danze e Catie Munnings a chiuderle con il terzo tempo, staccata dalla Acciona di poco più di un secondo. Sara Price iniziava la battaglia del Chip Ganassi per prima e passava la Odyssey 21 a Kyle Leduc con un 4'02" e durante lo switch i meccanici ne approfittavano lo stato delle sospensioni, dato quanto accaduto con ben due vetture precedentemente. Kyle però non riusciva a rimettere in moto la vettura e non si muoveva dalla posizione di cambio: una sfortuna pazzesca che continua a perseguitare questo team in ogni gara e non permette ai due statunitensi di dimostrare il loro potenziale che è veramente enorme.

Xite Energy schierava per prima Tamara Molinaro che girava bene ottenendo l'ottavo tempo al momento dello scambio ma realizzando comunque un totale molto simile agli altri. Timo Scheider saltava a bordo e affrontava la sua prima qualifica da pilota ufficiale, visto che ha sostituito Oliver Bennet, nonchè la sua prima apparizione in questo campionato come pilota, dato che fino ad oggi aveva giocato il ruolo di jolly e di tester del percorso. I due si difendevano bene e chiudevano quinti con uno svantaggio di 18"516 dal primo e mentre la mattinata si avviava a conclusione scendeva in pista la X44 con la nuova livrea tutta gialla. Sebastien Loeb dimostrava subito che si poteva abbassare il tempo ottenendo il primo e miglior crono di tutta la sessione già dopo il secondo chilometro di tracciato. Solo che poi avveniva l'incredibile... All'uscita di un salto, non molto forte o profondo, dechappava la ruota che staccava subito tutta la parte posteriore dei paraspruzzi e staccava poi tutta la carrozzeria che cominciava a ballare finendo di distruggere il pneumatico posteriore destro. Loeb riusciva con un vero miracolo a riportare la vettura alla zona del cambio e mentre Cristina Gutierrez saliva a bordo lui cambiava la gomma con l'aiuto di un meccanico. Operazione non facile visto che il cerchio si era praticamente cementato al mozzo ma alla fine Cristina ripartiva con l'ultimo tempo riuscendo a risalire fino alla settima posizione grazie ai tre DNF alle sue spalle.

Dalle 16,15 la seconda tornata di prove di qualifica, utili per definire le semifinali di domani oltre alla Crazy Race.

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