A una sola tappa dal termine dell'Hail Rally Nasser Al Attiyah e con lui Mathieu Baumel e la Toyota Overdrive sono sempre più vicini al titolo FIA 2021 di specialità. Un titolo di Coppa del Mondo che riveste in effetti un certo significato visto che dovrebbe essere l'ultima Coppa dato che dal prossimo anno diventerà un Campionato del Mondo.
La gara di Hail, suddivisa su quattro tappe, si sta rivelando un ottimo banco di prova per la Dakar 2022 che farà tappa proprio in questa città nel nord dell'Arabia Saudita nelle prime fasi della competizione di gennaio. Ventotto le vetture schierate al via per la gara a validità FIA a cui si affiancato 3 T1+, tre camion e fra loro il debuttante Hino ibrido, e altri 28 mezzi iscritti al campionato nazionale che divide questa gara in due, come cioè se si disputassero due prove diverse.
26 le moto, per la maggior parte locali - oltre a Kuwait, Emirati Arabi e qualche altro Paese limitrofo - a parte un nome italiano, quello di Mauro Torrini che vive qui in Arabia.
In una media fra i 170 e i 340 chilometri di prova speciale al giorno le vetture si stanno sfidando su terreni sabbiosi e duri che rappresenteranno poi la normalità quando la Dakar transiterà da queste parti a gennaio. In testa alla classifica assoluta in questo momento c'è Nasser Al Attiyah che ha conquistato la prima e la terza tappa lasciando a Jakub Przygonski (JCW buggy X Raid) la vittoria della seconda in una tappa non facile chiusasi con la vittoria del polacco su Nasser Al Attiyah per soli 69 secondi. Nella terza tappa di oggi il pilota del Qatar ha vinto e in questo modo rafforza il suo vantaggio in classifica e anche nella battaglia per la vittoria di questo titolo 2021 che lo vede scontrarsi direttamente con il suo compagno di squadra, Lucio Alvarez. Nel deserto di An Nafud si stanno difendendo bene anche Denis Krotov con la sua Mini e l'argentino Sebastien Halpern, anche lui su buggy X Raid mentre Vladimir Vasilyev ha portato la sua BMW X5 in seconda posizione oggi al termine della terza tappa davanti proprio all'argentino. Chi non ha giocato praticamente alcun ruolo in questa gara è stato Yazeed Al-Rajhi rallentato nella prima tappa da alcuni problemi al cambio della sua Toyota: il team ha scelto di non farlo continuare visto il forte ritardo accumulato e il saudita è tornato direttamente a casa sua, abbandonando quella che è comunque una delle sue gare preferite, giocandosi nel suo Paese. Martin Prokop continua i suoi test di sviluppo sul Ford Raptor Cross-Country 2022 iscritto nella speciale categoria T1+ e lo stesso fanno Juan Cruz Yacopini e Ronan Chabot correndo con la nuova Overdrive Toyota Hilux T1+.
Al di là della sfida T1 si combatte anche quella della T3 e T4 nonostante in quest'ultima il titolo sia già stato assegnato allo statunitense Austin Jones nell'Abu Dhabi Desert Challenge di novembre. Tre Can-Am T4 veleggiano nei primi dieci posti della classifica assoluta e sono quelli dei polacchi Michal Goczal e suo fratello Marek, mentre l'ucraino Ievgen Kovalevych difende una terza posizione nonostante un capotamento ieri, dovuto a un fraintendimento fra pilota e copilota abbia fatto perdere un po' di tempo ai due ucraini. Si stanno difendendo bene Molly Taylor, l'australiana che correrà alla Dakar con South Racing e che nella prima tappa ha conquistato la prima posizione di classe e lo squadrone di South Racing Middle East, capitanato da Tom Bell, che sta collezionando chilometri ed esperienza per la sua prossima prima Dakar.
Saleh Al-Saif dopo aver perso il titolo FIA Bajas T4 sta cercando almeno di conquistare quello di Coppa del Mondo FIA T3 ed il bello è che si trova a combattere con una vasta schiera di ragazze: cominciando da Dania Akeel proseguendo con Mashael Al Obaidan saudite entrambe, oltre alla tedesca Annett Fischer.
Ci sarà infine, sempre oggi, un rovesciamento per quanto riguarda la categoria camion: il Tatra del giovanissimo Teo Calvet infatti, non ha preso il via perchè il figlio di Fabien era qui solo per fare esperienza in vista della sua prossima, e prima, Dakar. Il camion dovrà correre a gennaio e il team Buggyra non ha intenzione di rovinarlo. In questo modo, grazie anche alla vittoria di tappa, ieri e oggi, passa in testa il giapponese Hino di Teruhito Sugawara.
Dopo la tappa di oggi con una speciale da 248 chilometri la gara si chiuderà domani con la quarta e ultima prova speciale di 148 chilometri.
Dei nostri beniamini italiani Maurizio Gerini e Jacopo Cerutti si parlerà in un articolo appositamente dedicato a loro...
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