A prima vista ci si potrebbe lecitamente chiedere come possano convivere insieme tutte queste cose: Formula 1, WEC, Dacia e anche il famosissimo musicista e compositore francese JM Jarre. Bè la risposta è abbastanza semplice, il marchio Renault ha riunito tutte queste cose insieme, o meglio, fanno tutte capo a Renault.
Cominciamo dalla prima che a prima vista potrebbe avere poco a che fare con il mondo dei rally raid se non fosse per un nome, quello di Bruno Famin, Direttore di Alpine Motorsports e Team Principal di BWT Alpine F1 Team che abbiamo incontrato e conosciuto spesso, nelle fila del team Peugeot che correva alla Dakar dapprima con DKR2008 e poi DKR3008. Due giorni fa Alpine Motorsports ha presentato le sue auto per la stagione 2024 dei Campionati Mondiali FIA di Formula 1 ed Endurance, con un lancio congiunto dedicato al motorsport presso la sede di Enstone, nel Regno Unito. Per la Formula 1, BWT Alpine F1 Team si prepara a vivere una stagione record di ventiquattro gare, con Esteban Ocon e Pierre Gasly al volante di una A524 completamente rivisitata con una filosofia di progettazione aggressiva, per portare al massimo il potenziale nelle prossime due stagioni. Per il secondo anno consecutivo, saranno Esteban e Pierre i piloti ufficiali, al 100% francesi e normanni, affiancati da Jack Doohan, riconfermato pilota di riserva per il 2024.
Nel WEC, Alpine sta per iniziare la prima stagione nella categoria top Hypercar come team ufficiale con l’A424, prototipo affidato a due equipaggi, con l’arrivo anche di Mick Schumacher. Il pilota tedesco farà il suo esordio nel Campionato Mondiale FIA di Endurance, unendosi a due piloti di grande esperienza, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere, al volante della n. 36. Nella n. 35, due nuovi piloti, Ferdinand Habsburg e Paul-Loup Chatin, affiancheranno la giovane speranza Charles Milesi che disputerà la seconda stagione con la scuderia. Jules Gounon è nominato pilota di riserva per la stagione 2024.
Le livree delle A524 e A424 sono moderne, di grande impatto ed ispirate alla partnership di Alpine con l’artista contemporaneo Felipe Pantone. Questo design esclusivo ed accattivante, con il nero di base accentuato dai vibranti motivi color blu Alpine, contribuisce a plasmare l’identità di Alpine Racing nel motorsport. Per il terzo anno consecutivo, BWT si riconferma Title Partner della scuderia di Formula 1, il cui rosa iconico e mondialmente riconosciuto è fortemente presente sull’A524. Per otto gare, il motivo decorativo sarà dominato dal rosa, per sottolineare ulteriormente il profondo legame tra Alpine e l’azienda idrica con sede a Mondsee, impegnata nella riduzione delle materie plastiche monouso nel mondo.
Anche Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, ha partecipato alla presentazione per ribadire l’impegno di Renault nel motorsport tramite la Marca Alpine, così come Philippe Krief, CEO di Alpine. Nei prossimi giorni, l’A424 partirà per il Qatar per il Prologo e il primo evento del calendario. Nel frattempo, l’A524 scenderà in pista per lo shakedown il 20 febbraio, seguito da tre giorni di test prestagionali nel Bahrain, dal 21 al 23 febbraio, prima dell’inizio della stagione una settimana dopo, sempre a Sakhir.
Nel corso della presentazione Bruno Famin, Direttore di Alpine Motorsports e Team Principal di BWT Alpine F1 Team ha confermato: «Riunirsi e presentare ufficialmente i programmi della stagione 2024 è un grande momento per Alpine Motorsports. È un evento più unico che raro avere l’A524 di Formula 1, l’Hypercar A424 e tutti i piloti insieme nella stessa stanza, mentre entrambi i progetti si apprestano ad affrontare una stagione 2024 sicuramente impegnativa ed intensa. Vedere entrambe le auto dal vero qui oggi dimostra il duro lavoro portato avanti dietro le quinte da migliaia di dipendenti di talento nei nostri stabilimenti nel Regno Unito ed in Francia. Il prossimo step del nostro percorso consiste nel portare tutto in pista, dimostrare l’eccellenza operativa ad ogni livello e sviluppare dinamica e giusto stato d’animo in tutti i team. Non vediamo l’ora di proseguire il lavoro per portare al successo il nome Alpine.»
E Dacia? Bè di Dacia e del suo progetto legato al tout terrain ormai è stato detto già moltissimo. Ma è stato a fine gennaio che è stata svelata agli occhi del mondo la Sandrider, il prototipo con cui il brand, con il team THE DACIA SANDRIDERS, prenderà parte alla Dakar e al Campionato Mondiale di Rally-Raid a partire dal 2025. Ispirato alla concept car Manifesto, Sandrider sarà omologato nella categoria di vertice Ultimate T1+. Attraverso il mondo delle gare, DACIA metterà alla prova il suo focus sull’essenzialità sui terreni più difficili, soprattutto il suo impegno per una decarbonizzazione accessibile visto che il veicolo sarà alimentato dal carburante sintetico prodotto da Aramco.
È proprio per spingersi oltre nella ricerca dell’essenziale che DACIA partecipa alla Dakar e ai rally-raid, probabilmente i campi di prova outdoor più impegnativi del mondo.
Ispirato alla concept car Manifesto, il laboratorio di idee di DACIA presentato nel 2022, Sandrider è un veicolo inedito appositamente progettato per i rally-raid, avvalendosi delle competenze sportive di Renault Group e anche di quelle di Prodrive, azienda britannica specializzata nel motorsport che gestirà veicolo e team.
Fedele alla politica di DACIA, Sandrider è un prototipo dall’innovativa progettazione che sfrutta ingegnosamente tutte le possibilità offerte dal regolamento della categoria Ultimate T1+; punta sull’agilità e sulla leggerezza e risponde con precisione alle esigenze essenziali di piloti e copiloti. Questi ultimi sono stati attivamente coinvolti fin dalla genesi di Sandrider. Prima delle tante sessioni di test previste e fin dalle prime fasi del lavoro, hanno contribuito trasmettendo la loro ricca esperienza ai designer e agli ingegneri, soprattutto con sessioni di progettazione molto concrete utilizzando la realtà virtuale.
Progettato dai designer DACIA, lo stile esterno della vettura punta all’essenziale, senza fronzoli e sono stati conservati solo i pannelli della carrozzeria considerati assolutamente necessari. È privo di elementi decorativi e quindi superflui ed è stata prestata particolare cura all’aerodinamica: in un’ottica che si concentra sulle esigenze essenziali di pilota e copilota, il cofano anteriore corto, spiovente e flottante, scompare dal campo visivo dell’equipaggio e anche il ricorso alla vernice antiriflesso – tecnica tratta dall’aviazione – applicata sulla parte superiore della plancia, ottimizza la visibilità di pilota e copilota.
Per la scocca ci si è approcciati al concetto DACIA “robust & outdoor”, qui spinto all’estremo: ciò comporta il consolidamento complessivo del veicolo, con sottoscocca e paraurti rinforzati, carrozzeria in carbonio, ma anche sospensioni (a doppio triangolo) e trasmissione 4X4 adatte alle condizioni estreme dei rally-raid. L’innovativo sistema elettrico permetterà a tutti gli accessori di bordo di mantenere una potenza ottimale, anche in condizioni estreme.
Oltre a questi elementi di progettazione fondamentali, Sandrider ha un approccio robust & outdoor anche per cose che possono sembrare dettagli, ma che, in realtà, facilitano parecchio la vita degli equipaggi. I sedili Sabelt sono rivestiti di tessuti specifici e antibatterici che regolano l’umidità. Le ruote di scorta non sono carenate per risultare più facili da utilizzare. Allo stesso modo, l’equipaggio può avere rapido accesso agli attrezzi di bordo, senza dover gestire una cassetta apposita. Un esempio: i dadi di fissaggio possono essere appoggiati su un’apposita superficie magnetica integrata nella carrozzeria nel caso in cui si dovessero togliere, evitando così di perderli nella sabbia. Un accorgimento ispirato all’esperienza di un pilota DACIA. Per le gomme Dacia si è affidata a BF Goodrich. APPROCCIO ECO-SMART
Determinata a essere leader della decarbonizzazione accessibile, DACIA è perfettamente in linea con l’impegno assunto dagli organizzatori della Dakar e dei rally-raid verso gare più sostenibili. Gli ingegneri hanno lavorato in particolare sulla leggerezza per ridurre il consumo di carburante. Il peso totale di Sandrider è diminuito di circa 15 kg rispetto ai prototipi comparabili, utilizzando un telaio tubolare più leggero, eliminando tutti i pannelli superflui della carrozzeria e adottando il carbonio per gli altri, facendo a meno di tutti gli elementi decorativi e optando per un motore più compatto e meno pesante. Per ottimizzare la trazione e il comportamento dinamico di Sandrider, la suddivisione del peso tra anteriore e posteriore è stata sensibilmente aumentata nella parte anteriore. Sempre per ridurre il consumo di carburante e migliorare, al tempo stesso, le prestazioni, l’aerodinamica di Sandrider è stata particolarmente curata. Gli ingegneri sono riusciti a ridurre del 10% la resistenza e del 40% la portanza rispetto ai prototipi comparabili. Svolgendo questo lavoro, un’attenzione particolare è stata prestata alle prese d’aria necessarie per raffreddare il motore. Nelle condizioni estreme della Dakar e dei rally-raid, la gestione del caldo è un elemento di fondamentale importanza. Affinché la temperatura non si innalzi troppo nell’abitacolo, i progettisti di Sandrider hanno aggiunto pigmenti che agiscono contro i raggi infrarossi direttamente nel carbonio del veicolo, processo il cui brevetto è stato depositato.
Sandrider è dotato di un motore alimentato da un carburante sintetico fornito da Aramco. Una soluzione semplice, che consente di ridurre l’impatto ambientale: i carburanti sintetici elaborati da Aramco sono prodotti combinando l’idrogeno rinnovabile con la CO2 catturata, ottenendo così un prodotto a basso contenuto di carbonio compatibile con i motori odierni. La Dakar sarà il banco di prova ideale di questa tecnologia per il brand DACIA.
Il debutto di Sandrider avverrà a ottobre 2024, in occasione del Rally del Marocco già previsto in calendario dal 5 all’11.
Del team non c'è quasi più bisogno di parlare: sarà composto da tre equipaggi con due piloti e una pilota. Il quarantanovenne pilota di rally francese, Sébastien LOEB sarà il leader del gruppo e non ha bisogno di presentazioni: ha vinto il Campionato del Mondo Rally per ben 9 volte consecutive, dal 2004 al 2012 e vanta un enorme numero di titoli nel motorsport. Considerato come il più grande pilota di rally di tutti i tempi, Sébastien LOEB, che partecipa alla Dakar dal 2016, correrà con Fabian LURQUIN come copilota.
La pilota di rally Cristina GUTIERREZ HERRERO è un riferimento nel mondo dei rally tout-terrain. A soli 32 anni, ha già al suo attivo otto partecipazioni alla Dakar, tra il 2017 e il 2024. Cristina ha vinto la Coppa del Mondo di Rally-Raid nella categoria T3 nel 2021. Cristina avrà come copilota Pablo Moreno HUETE.
Nasser AL-ATTIYAH è cinque volte vincitore della Coppa del Mondo dei Rally Tout-Terrain nonché due volte vincitore del Campionato Mondiale di Rally-Raid. Vera e propria leggenda della Dakar, si è aggiudicato la mitica gara per ben cinque volte. Non si sa ancora chi correrà al suo fianco dopo il sorprendente divorzio, avvenuto pochi giorni fa, dal suo copilota Mathieu Baumel.
PICCOLA SCHEDA TECNICA DI DACIA SANDRIDER
Categoria FIA: Ultimate T1+
Telaio: tubolare
Carrozzeria: fibra di carbonio
Motore: V6, 3 litri, biturbo, a iniezione diretta
Potenza massima: 265 kW/360 cv a 5.000 giri/minuto
Coppia massima: 539 Nm a 4.250 giri/minuto
Trazione: 4X4
Trasmissione: cambio sequenziale a 6 rapporti
Sospensioni anteriori/posteriori: a doppio triangolo
Escursione ammortizzatori: 350 mm
Ruote: cerchi in alluminio, 17 pollici
Lunghezza x Larghezza x Altezza: 4,140 m x 2,290 m x 1,810 m
Passo: 3.000 mm
Sbalzo anteriore/posteriore: 590/550 mm
E se siete arrivati fin qua, ora vi chiederete, e Jean Michel Jarre? Bè questa è un'altra storia e ha a che fare con il green e l'ecosostenibilità. Per questo la troverete nelle nostre pagine dedicate all'ambiente.
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