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  • Immagine del redattoreElisabetta Caracciolo

Separazione non consensuale: Loeb ed Elena, fine di una storia durata 23 anni?

Decisamente un argomento scottante, e al centro di tutte le chiacchiere di questo mercoledì 17 marzo. Sebastien Loeb e Daniel Elena si separano. O meglio, Seb, nove volte vincitore del titolo iridato WRC e negli ultimi cinque anni accompagnato alla Dakar dal copilota monegasco, ha deciso d'accordo con Prodrive di affrontare la prossima Dakar, nel 2022, con un altro navigatore al suo fianco.

Un terremoto lo hanno definito i media francesi, un vero e proprio choc direi personalmente perchè fra tutti i binomi esistenti da anni nel mondo del motorsport questo sembrava davvero uno dei più resistenti e intoccabili.

E invece è successo, e in un modo non proprio bellissimo.

Analizziamo prima di tutto i fatti. Martedì 16 marzo alle 11,45 di mattina Sebastien Loeb chiama al telefono Daniel Elena e gli dice che il suo nome non è previsto nei programmi futuri della Prodrive per quanto riguarda i rally raid. I dettagli, le esatte parole si possono trovare su qualsiasi sito, giornale o Social ed è inutile ripeterle. Di fatto però, Elena la prende male - e direi che si può comprendere - e registra un video su Facebook rimbalzandolo anche su Twitter in formato ridotto, in cui traccia in poco meno di quattro minuti la storia di un'amicizia e di una serie di grandi prestazioni sportive. Attraverso le tute ignifughe Daniel Elena ricorda i momenti più belli ed esaltanti dei loro 23 anni di carriera, insieme, fino ad arrivare non alla tuta ignifuga (sono stata l'unica a chiedersi perchè non abbia usato la tuta, o dove sia questa benedetta ignifuga indossata sulla Dakar 2022? Per caso Prodrive a fine gara l'ha rivoluta indietro? ) ma a una polo rossa, BHR Hunter, della squadra Bahrain Raid Xtreme di cui i due hanno fatto parte per questa ultima Dakar in Arabia Saudita. https://www.facebook.com/DanielElenaOfficiel/videos/554257752145413

Da questo momento in poi, conservando un certo aplomb ma andandoci comunque giù pesante, il copilota attacca il team dicendo cose che, in effetti, alla Dakar si discutevano tutti i giorni, in fila aspettando di mangiare, o durante le passeggiate nel bivacco.

Ergo: nulla che già non si sapesse.

Prodrive è arrivata con le sue due vetture rosse, una per Nani Roma e una per Sebastien Loeb, abbastanza impreparata alla Dakar 2021 sia a livello logistico, sia a livello tecnico. E non erano i soli. Da molti molti anni abbiamo visto presentarsi sulla Dakar ingegneri, meccanici, piloti e team interi provenienti da altre realtà e discipline e spesso li abbiamo visti soffrire, sbagliare, patire una gara e una situazione che non ha uguali in tutto il mondo sportivo.

La spocchia del team inglese che solo all'ultimo istante ha chiamato una esperta della Dakar - Virginie Soulaire - a rimettere un po' a posto le cose (è lei che ha aiutato la squadra a trovare un copilota a Nani Roma quando Oliveira è risultato positivo al Covid) non ha certo regalato alla squadra un clima disteso nel corso della gara. La vettura, bellissima esteriormente, ha presentato diversi problemi, ma questo è assolutamente normale quando si debutta con un mezzo senza averlo mai provato prima. A parte una serie di test in Bahrain infatti, il team inglese non è riuscito a partecipare a nessuna gara - sarebbe bastata almeno una Baja Hail a dicembre - e una gran parte dei settaggi sono stati fatti nei primi giorni della Dakar, a gennaio. Nani Roma ha arrancato intorno alla 15esima e 16esima posizione fino alla quarta tappa tirandosi su a mano a mano in classifica fino a chiudere quinto assoluto con un sesto tempo

come miglior prestazione scratch. Seb ha fatto molto di più: settimo assoluto fino alla quarta tappa con uno scratch buonissimo nella terza, conclusa con il quinto tempo, è poi precipitato per un problema di forature - non è stato certo l'unico, basta domandare a Toyota - e di piccole rotture meccaniche che l'hanno spinti in 43. posizione fino al ritiro, avvenuto nell'ottava tappa.

In passato Loeb-Elena avevano concluso la Dakar noni, al debutto nel 2016 in Sud America, secondi nel 2017 e terzi nel 2019 con due ritiri nel 2018 con Peugeot e nel 2020 con PH Sport, un team praticamente privato.

Che la vettura non fosse a posto e neanche particolarmente performante Loeb lo aveva detto subito, addirittura a novembre, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Dakar e aveva messo talmente le mani avanti che ascoltandolo in molti avevano pensato stesse facendo strategia lamentandosi di un mezzo poco performante per poi sorprendere tutti al via della Dakar. https://www.dakar.com/en/gallery/video/presentation-of-the-2021-dakar (intorno al minuto 36)

Tanti test ma niente gare ed è normale quindi che Daniel Elena abbia avuto bisogno di qualche giorno per abituarsi a un road book elettronico con il quale non aveva dimestichezza: lo ha ammesso lui stesso, oggi, nel corso di una intervista ma direi che un 6°, 5° e 7° tempo nella seconda, terza e quarta tappa sinceramente, e personalmente, mi sembrano un segno concreto che l'uomo aveva ben capito come si usava lo strumento !

E allora di che cosa stiamo discutendo?

Di moltissime cose. Personalmente non mi aspettavo questa scelta da parte di Loeb, ero sicura, forse per una visione romantica della cosa, che Sebastien si sarebbe battuto per il suo copilota esattamente come aveva fatto al suo debutto alla Dakar quando Peugeot aveva cercato di convincerlo a prendere un copilota più esperto per accumulare ore di guida e una maggior dimestichezza sulla sabbia. 'O con Elena o niente', aveva detto il campione del mondo, e sinceramente cambiare idea dopo cinque Dakar mi lascia perplessa, oltre che sorpresa.

Vogliamo parlare del lato economico? Impossibile non farlo, che cifra è stata messa sulla bilancia per convincerlo a rinunciare a un amico prima di tutto nonché a una persona con cui nell'abitacolo stretto di una vettura da gara convivi da 23 anni? Quali argomenti sono stati utilizzati per far cambiare idea a Sebastien? Davvero il pilota francese scarica le colpe del fallimento in questa Dakar su Elena? Davvero lo accusa di mancare di motivazione, o se proprio non lo accusa direttamente, trova reale ed è d'accordo con quanto lamentato dal team inglese? Se lo deve essere chiesto anche Daniel Elena perchè dopo il suo video su Facebook che ha raccolto oltre 40 mila interazioni e quasi 10 mila commenti è passato al contrattacco, come si confà al suo carattere. "Se hai le palle - ha detto in diretta su RMC, emittente radiofonica francese rivolgendosi a Loeb - tirale fuori e molla il team" https://rmcsport.bfmtv.com/replay-emissions/super-moscato-show/rallye-elena-lance-un-appel-a-loeb-pour-qu-il-quitte-l-equipe-prodrive_VN-202103170298.html E ha aggiunto :"Sono sempre stato una persona aperta, quando ho torto, ho torto, l'ho sempre ammesso e quando ho ragione ho ragione. Ho detto a Prodrive non contate su di me se cambierete idea, per me la storia è chiusa. E a Seb dico se mi senti e hai le palle devi dire, ok, accetto la sfida, arrivederci rostbeef (così i francesi chiamano gli inglesi) addio al team e troveremo un altra squadra per correre insieme e dimostreremo che non abbiamo bisogno di loro per vincere. Con lui io sono aperto, correrei ancora con Seb, ma non con Prodrive" e subito dopo aggiunge "l'amicizia fra me e Seb non è mai stata messa in dubbio, qualsiasi cosa possa accadere io e lui resteremo amici. Nella vettura siamo pilota e copilota, nella vita siamo dei veri amici".

Insomma la storia non è certo finita e ne sentiremo ancora parlare ma intanto vorrei lanciare anche un altro argomento...chi potrebbe prendere il posto di Elena e salire affianco a Loeb? Difficile, molto molto difficile. Missione quasi impossibile che L'Equipe - l'equivalente francese della Gazzetta dello Sport - ha tentato di analizzare un'oretta fa trovando pochissimi nomi. Eh già, in questo momento il 'mercato' non offre molto: chi è già occupato, chi ha cambiato lavoro o tipo di impegno - come per esempio Polo Cottret - e soprattutto, chi se la sentirebbe? Accanto a Loeb c'è sempre stato Daniel Elena, l'equilibrio, la complicità, la simbiosi che esiste fra i due è inarrivabile, irraggiungibile e inoltre, Loeb è un pilota esigente, molto esigente. Così come lo è, e lo ha appena dimostrato, il team.

Fate girare la ruota dunque, e vediamo che cosa ne uscirà fuori.

La nuova avventura di Prodrive e Sebastien Loeb è appena iniziata !



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