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Toyota Overdrive festeggia in Marocco e per diverse ragioni: il nuovo T1+ debutta alla grande

Per Nasser Al Attiyah si tratta della sesta vittoria al Rallye du Maroc, contando ovviamente anche le precedenti edizioni organizzate dalla NPO di Stephane Clair, ma curiosamente per il suo copilota, Mathieu Baumel si tratta della settima vittoria visto che prima di salire sul sedile di destra della Toyota del pilota qatarino, il francese aveva vinto insieme a Bernhard Ten Brinke, con una Mitsubishi, nel 2011. La vittoria di questa terza edizione targata ODC e quindi David Castera vede ancora la firma di Toyota, ma Overdrive ha più di una ragione per essere soddisfatta di questa gara. Erik Van loon infatti, ha portato in gara la nuova versione della HiLux, la T1+ per capirci, e con un successo senza precedenti. Innanzitutto neanche una foratura, grazie ai nuovi pneumatici, più grandi, da 37" ma soprattutto ottimi risultati in prova. Facilmente nelle classifiche non lo avrete visto in realtà perchè essendo la sua vettura omologata con una fiches 2022, non è stata ammessa a partecipare nella classifica standard, bensì in una esterna che comprendeva solo tre vetture, tutte omologate 2022. Ma Van Loon, che partiva 15 minuti davanti a tutti la mattina, in realtà ha portato a casa degli ottimi risultati di speciale: nel prologo aveva chiuso nono - per la prima volta alla guida di questa vettura in gara - e poi nelle tappe a seguire aveva collezionato due quarti posti, due sesti e un quinto. Un ottimo debutto soprattutto pensando che appunto l'olandese non è un top driver ma ha staccato comunque tempi di ottimo livello in una gara che ha proposto ai partecipanti 1500 chilometri di prove speciali.

Altro motivo di soddisfazione per Toyota Overdrive ovviamente la tripletta in Marocco perchè dietro Al Attiyah si sono piazzati Yazeed Al Rajhi a 15'58" e Lucio Alvarez a 1h.10'52"per non parlare della quarta piazza di Ronan Chabot, anche lui su Toyota. La quinta e la sesta piazza vanno al team X Raid con il buggy 2 ruote motrici dell'argentino Sebastian Halpern, che correrà con lo stesso mezzo anche alla Dakar 2022, e al russo Denis Krotov su Mini JCW mentre in settima posizione si trova il primo T4, il Can Am di Aron Domzala (nella foto) vincitore della categoria e primo di un terzetto di Can Am, tutti South Racing: alle sue spalle infatti, il brasiliano Luppi de Oliveira e l'italiano Eugenio Amos, accompagnato da Paolo Ceci.

Con questi risultati, e con il quarto posto di Kees Kollen e il sesto di Austin Jones ora la classifica T4 della Coppa del Mondo FIA subisce un bello scossone e davvero le prossime due gare, ad Abu Dhabi e Hail offriranno una spettacolare battaglia.

Nella T3 vittoria del russo Pavel Lebedev con South Racing, su Can Am che ha preceduto Fernando Alvarez anche lui con lo stesso team e su Can Am, rispettivamente 18° e 19° della classifica generale FIA. La terza posizione va al Polaris di Josè Luis Pena Campo e la quarta allo Zephyr di Lionel Costes; ancora una volta soffrono gli OT3 di Overdrive: Cristina Gutierrez è riuscita a chiudere in 40. posizione e l'americano Seth Quintero in 49.

Il CR6 Century di Mathieu Serradori ha avuto un problema alla prima tappa lunga, e ha rotto il motore, ma da quel momento in poi il pilota e il suo copilota Loic Minaudier hanno proseguito la gara sperimentando nuove soluzioni e testando il mezzo con ottimi risultati nelle singole speciali.

Cinquanta le vetture al traguardo su 59 partenti tenendo conto di T1, T3 e T4.

Quattro i camion iscritti alla gara dopo il ritiro prima del via di Claudio Bellina: il più veloce è stato il Man di Gerrit Zuurmond, olandese, che nonostante 30 minuti di penalità ha rifilato la bellezza di cinque ore di distacco al secondo, Gert Huzink su Renault ibrido; terzo l'Iveco Powerstar di Martin Macik, compagno di squadra di Bellina, e quarto il francese Franck Coquide anche lui su Renault.

E a proposito di camion ibridi...nei giorni scorsi ha fatto il suo debutto ufficiale, al momento ancora in versione statica, il nuovo Hino, giapponese, ibrido, che correrà alla Dakar 2022, ma di questo parleremo prossimamente...


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